venerdì 16 dicembre 2016

Un'azienda di dolci e una riseria...due amiche e un progettoinsieme..vi racconto i biscotti Novarini

Donne toste, giovani, eleganti managers a capo di aziende che da una amicizia e da una intuizione danno vita ad un progetto insieme..una di quelle storie che tanto mi piacciono in quanto persona che crede nella collaborazione al femminile e nella loro capacità di trasferire un quid in più quando intraprendono qualcosa..donne, prima che managers, che vogliono nutrirsi in maniera sana ma gustosa, che vogliono concedersi un dolce momento senza conseguenze pesanti sulla linea, donne che indovinano come l'utilizzo di certi ingredienti, attualmente molto in voga per i principi nutritivi e l'assenza di glutine come il riso Artemide, possano essere sperimentati in una linea di produzione innovativa, quella dolciaria. Io ho visto questo nel legame tra Cristina Brizzolari e Chiara Rossi rispettivamente a capo della azienda agricola La Mondina di Casalbeltrame e a capo del Biscottificio Rossi. Due businesses differenti che trovano un punto di incontro. Capacità produttiva da saturare e voglia di un prodotto nuovo per il mercato dolciario da un lato, esigenza di utilizzare gli scarti del riso Artemide, il cosiddetto riso rotto che non può essere venduto, dall'altro. Perché non farne una farina, gluten free, impalpabile, borotalco Pantone viola scuro, leggerissima e perfetta per confezionare croccanti biscotti, appunto i Novarini, biscotti tipici di Novara senza grassi, da oggi nella versione dalla colorazione grigio scuro per effetto della aggiunta alla farina di frumento, comunque necessaria per legare al meglio le materie prime da lavorare, di uno degli ingredienti più tipici e peculiari di queste terre, il riso, in questo caso proprio il riso nero che, a dispetto di come molti pensino e' coltivato proprio in queste zone, nelle sue varianti, Venere ed Artemide?


mercoledì 7 dicembre 2016

Glitters e fragranze naturali per i vostri regali di Natale ..da Lush

Conobbi Lush quando apri' il suo primo punto vendita milanese nel cuore di Brera anni fa. Incuriosita dalla scia profumata, dai colori e dalle forme innovative di questi prodotti entrai e comprai di tutto! Lo ricordo come fosse ieri. Una percezione sensoriale unica. Un claim, il loro, davvero precorritore dei tempi, anticipatore di tutta una serie di tematiche che poi spopolarono in breve tempo, catturando l'attenzione pubblica e mediatica e che ancora oggi sono attuali. Infatti i prodotti Lush, il cui nome fu suggerito da un cliente ed evoca qualcosa di fresco, sano e green, erano e tuttora sono completamente naturali, handmade ovvero fatti a mano, quasi artigianali, senza essere testati su animali. I due inglesi che 20 anni fa fondarono l'azienda ne cedettero alcune formule alla più conosciuta The Body shop, per poi rimettersi in pista quasi subito dopo allargando la loro offerta iniziale con referenze e profumazioni nuove pur sempre di ispirazione naturale. Via quindi a verdura e frutta succosa come papaya, cocco, lime o preziose mandorle per golosi scrubs, creme e lozioni, per detergenti e maschere ricche di nutrienti burri tropicali, tutte 100% vegetali e amiche dell'ambiente. Ancora oggi le referenze, ormai prodotte in varie aziende nel mondo, hanno packaging da plastica riciclata e breve shelf life in quanto non contengono conservanti!

venerdì 25 novembre 2016

Una sosta golosa appena fuori Aosta..la storia della La Valdotaine edel Prosciuttificio Saint Marcel

Essendo una frequentatrice della valle d'Aosta già conoscevo il brand e avevo assaggiato alcuni dei prodotti: mi riferisco a La Valdotaine e al prosciutto Saint Marcel. La sosta al loro stand durante Milano Golosa e la conoscenza diretta con la loro responsabile eventi e comunicazione e' stato il secondo passaggio mentre il terzo ovviamente si è concretizzato in una piacevole e golosa sosta presso la loro sede a Saint Marcel vicino Aosta durante la mia ultima trasferta montana.
E qui mi hanno raccontato la storia di questa azienda che, nata nel 1947, producendo grappe in antichi alambicchi in rame e con il tradizionale sistema della distillazione a vapore, si è progressivamente ingrandita ed ha esteso il proprio business ad altri prodotti confermando la propria presenza su numerosi mercati.
Le grappe classiche sono state affiancate da quelle aromatiche, digestive, toniche e da prestigiose grappe di vitigni valdostani: la Grappa di Torrette, di Picotendro, di Gamay, e Muscat de Chambave affinate. Profumi di montagna percepibili in maniera nitida, reinterpretazioni della tradizione in un arcobaleno di gusti differenti come sono le ben 48 diverse qualità delle grappe di Papà Marcel, che tanto esprimono i profumi di questo territorio, sino a nuovi tipi di liquori a base di grappa come i famosi Genepì e Ratafià, i distillati di frutta, confetture, marrons glacés e prosciutti in seguito al trasferimento della sede e al suo ampliamento appunto dove ora si trova. Sono arrivati meritati premi in concorsi nazionali ed internazionali...l'idea di inserire l'alambicco e il metodo sottovuoto a bagnomaria per primi in Italia, fondamentale per mantenere profumi e aromi in modo straordinario e' stata vincente.

giovedì 24 novembre 2016

Un tortino caldo..una polenta con farina di riso, un cuore filante e una riduzione di Ratafia..conoscete questo liquore?

Vi raccontavo poche ore fa della mia visita presso la sede della azienda La Valdotaine e di un pranzo presso la loro Merenderia dove oltre al famoso prosciutto Saint Marcel ho assaggiato una varietà pazzesca di bontà..da un paio di queste mi è scaturita questa ricetta..sperimentata con un profumato e saporito formaggio di capra ma fattibile tranquillamente con un'altra tipologia..purché saporita, essendo la polenta con farina di riso molto delicata..

Tortini di polenta con farina di riso dal cuore filante con riduzione al Ratafià

lunedì 14 novembre 2016

Integratori alimentari..no al fai da te..si' a Naturvis

Tra le frasi che più frequentemente sento ripetere da chi mi circonda quotidianamente sia sul lavoro, in ambito sportivo o durante il tempo libero..per non parlare del momento "chiacchere in panchina" in attesa che i miei figli terminino i loro allenamenti di nuoto, basket e calcio, io ritengo ci sia un mix di "mi sento stanco" "stressato" "senza forze" "apatico".. Per citarne alcuni.
Uno status fisico psichico che va combattuto, pena il rischio di perdere motivazione e sorriso nell'affrontare gli impegni quotidiani. Cito una frase non mia ma che condivido appieno"il concetto di 'salute' non é solo assenza di malattie, bensì uno stato di profonda ed energica passione nel vivere appieno le proprie giornate, sostenendo il sistema corpo-mente al meglio".

Io, curiosa per natura e stanca senza tregua, oltre che consapevole dell'inesistenza di un elisir di eterna giovinezza, ho cercato di approfondire il tema, per comprendere come affrontarlo in primis a tavola, essendo appassionata di cucina. Quindi, armata di pubblicazioni mediche ho provato ad arricchire i miei piatti di tutti quei principi nutritivi atti a farmi ritrovare benessere e a ridurre la mia spossatezza..o insonnia..sinceramente aggiungere una manciata di semi al l'insalata non è sufficiente e per questo motivo, sempre con la dovuta documentazione, ho cominciato ad utilizzare integratori alimentari. Contro il fai da te che può rivelarsi pericoloso, ovviamente ho scelto chi mi potesse garantire supporto nella scelta dei prodotti da utilizzare....gli scaffali di ogni supermercato ne sono ormai ricolmi ed è davvero facile incorrere nelle scelte meno opportune per la nostra persona.. Ho quindi scoperto www.naturvis.com, integratori alcalinizzanti frutto di una lunga e accurata ricerca scientifica, prodotti in Italia, notificati e poi registrati al Ministero della Salute Italiano. 



sabato 5 novembre 2016

Le paste di frumentone emiliane della nonna Maria...

Una ricetta semplice che amo preparare soprattutto in questo periodo dell'anno....non c'è un motivo particolare..inforno e si diffonde un aroma inconfondibile in tutta la casa. Questi biscotti si sciolgono in bocca e sono delicatissimi. La ricetta è quella della mia nonna Maria, emiliana doc, e la particolarità di questa ricetta sta essenzialmente nell'utilizzo di farine impalpabili...farine il cui cuore viene macinato sino a renderle un soffice polvere bianca e gialla..ecco la farina fioretto o anche fiore..ed ecco le mie paste di frumentone emiliane..lo so che rimarrete sconvolti dall'utilizzo dello strutto, ma è una ricetta antica !e una volta del maiale non si buttava nulla!

mercoledì 2 novembre 2016

Il giro d'Italia, enogastronomico, in 24 ore...a Milano Golosaovviamente..tre giorni di degustazioni, assaggi e presentazioni

Ogni fine lascia sempre una patina di rammarico. A me capita regolarmente con le manifestazioni gastronomiche cui arrivo, sempre trafelata ovvio, armata di blocco appunti con lista stile ingegnere che non sono di tutto quello che voglio assaggiare, conoscere o approfondire. Non ci riesco mai. Il fato, incarnato nella mia capacità di chiacchierare anche con i muri, mi porta a spuntare ben poco di quella lista ...l'ultima edizione di Milano Golosa, manifestazione gastronomica creata da Davide Paolini tenutasi dal 15 al 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio di Milano, non ha fatto eccezione. 
Premetto che l'ho apprezzata. Ho conosciuto piccole realtà aziendali, quasi veri artigiani, che a dispetto appunto delle dimensioni delle loro aziende magari dislocate in zone semi sconosciute della nostra bella penisola, guardano avanti e puntano a diffondere il loro credo in termini di purezza in cucina, il tema appunto di questa edizione, a macchia d'olio. Senza confini territoriali.

Una giornata con gli chef di Elior per scoprire i sapori del Parco delTicino...nella sede dell'Ambasciata del Gusto

Una giornata all'insegna di piacevoli scoperte, non solo culinarie. Scopro scorci antichi, un convento costruito ad Abbiategrasso 5 secoli fa grazie ad un ex voto degli Sforza, signori di Milano, ed oggi sapientemente restaurato con tanto di chiostro e chiesa ricca di preziosi affreschi, che ora è sede della Ambasciata del Gusto, ovvero un ambizioso progetto culturale, promosso dall’Associazione Maestro Martino, con lo scopo di promuovere la cultura del Territorio, qui siamo infatti nel Parco del Ticino. Nella fattispecie qui, percorrendo i silenziosi porticati, si scoprono antiche sale dagli alti soffitti atte ad accogliere eventi, corsi di cucina, degustazioni e ovviamente una moderna e super attrezzata cucina dove appunto l'Associazione Maestro Martino, fondata dallo chef Carlo Cracco che ne è presidente in carica, mira a diffondere e esaltare l'offerta enogastronomica del territorio che qui risulta permeata è influenzata da una importante e sovente internazionale Cucina d’Autore.

venerdì 7 ottobre 2016

Fashion nails...cromie infinite da abbinare al tuo look e al tuo mood.La manicure diventa un dettaglio di stile. Solo con MY-NY nails...


La Vogue fashion night out 2016, evento che ormai ha conquistato gli appassionati di moda e non solo e che attira un foltissimo pubblico, presso il temporary showroom COOL HUNTER ITALY, location strategica del quadrilatero della moda, ha visto anche la presentazione di MI-NY , la gamma di smalti colorati GLAM e delle nuovissime Chromatic Mirror Powder di MI-NY, sei polveri in diverse nuances che in pochi secondi donano alla manicure un effetto specchio dagli accenti metallici.

giovedì 8 settembre 2016

Arrosto estivo che profuma di ricordi e di vacanze...con capperi, acciughe e limone

L'estate sta finendo...citava un tormentone di qualche anno fa..jingle quanto mai attuale. Eppure tutti noi cerchiamo forsennatamente di intrecciare le nostre giornate settembrine con gli ultimi raggi di sole caldo..aneliamo a rivivere profumi e sapori dell'estate. Se poi abbiamo avuto la fortuna di trascorrere un periodo nel sud della penisola, sicuramente abbiamo acquistato qualche prodotto tipico del luogo, vero? Io lo faccio sempre. Riempio le valigie di vasetti, di sacchettini unti, di confezioni e a volte pure di frutta...quando le riapro rotolano fuori capperi sotto sale, origano, pistacchi, limoni, olive, taralli, colatura di alici, acciughe, fregola, bottarga..insomma di tutto un po'. Da qui nasce l'idea per la ricetta che mi accingo a scrivere, semplice, veloce, fresca, leggera, da predisporre anche con anticipo se si prevedono ospiti, una di quelle ricette un po' banali ma tanto saporite..che ti ritrovi di nascosto a fare scarpetta col pane nel sughetto!


giovedì 21 luglio 2016

Una deliziosa tarte che profuma di basilico e cipolle rosse..un sofficeripieno di pesto e ricotta..


Estate, tempo di basilico fresco, profumato, inimitabile nel gusto che conferisce ad ogni piatto ove lo si aggiunga. Io in questo periodo dell'anno lo utilizzo soprattutto per preparare tanti piccoli vasetti di pesto, una scorta di felicità per i freddi grigi mesi invernali..sì, lo preparo in casa, con il mio olio extravergine che compro da un produttore pugliese, con i pinoli rigorosamente italiani, con il parmigiano reggiano della mia amata terra natia, un poco di pecorino e ovviamente il basilico genovese DOP...che a volte compro al mare in comodi mazzetti ancora con le radici ma che ormai coltivo con successo sul balcone..foglie piccole, profumate per nulla amare...la differenza in un buon pesto la fanno gli ingredienti, le materie prime e il basilico di Genova è davvero particolare.
Amo le cipolle rosse, retrogusto dolciastro, altro ingrediente chiave di questa ricetta, qui addirittura leggermente caramellate...la brisee con le mandorle mi fornisce gli omega 3..preparo questa torta spesso e poi metto le monoporzioni nel congelatore. Accompagnano un bicchiere di vino prima di cena, sono un fresco piatto alternativo ai panini da portare sotto l'ombrellone, un gradito antipasto per gli ospiti.

mercoledì 6 luglio 2016

Combattiamo la disidratazione a tavola..con un riso Apollo, verdurine e gamberi, vitamine e sali minerali

Da sempre non amo particolarmente le insalate di riso..il motivo??da piccola se ne preparavano dosi da mensa e dovevamo nutrirci per vari pasti così per terminarle !! In verità io adoro il riso!! Cosi, dato che alcuni degli ingredienti solitamente utilizzati non incontrano i miei gusti personali, quando ho voglia del classico piatto fresco estivo, interpretabile appunto come mi ispira il frigo, lo preparo per me in un modo e per i figli nella versione più classica..uova, formaggio, würstel, verdurine ...ieri una amica mi ha gentilmente omaggiato di alcune cipolle di Breme, reperibili praticamente solo in questo periodo dell'anno in una determinata area geografica, in provincia di Pavia, la ove alcuni fattori quali il terreno, il microclima, l’umidità, i venti ne consentono la produzione. Rossa, sapore intenso ma dolce..
Avevo dei peperoni belli sodi, carotine e piccole zucchine, gamberi in frigo ..erbe aromatiche sul balcone e il mio amato riso Apollo, dal chicco allungato, aromatico, coltivato in Piemonte e in Sardegna. Un piatto fresco, facilmente digeribile, povero di calorie ma ricco di vitamine e sali minerali preziosi più che mai durante il periodo estivo quando facilmente rischiamo di disidratarci..provatelo!! Semplicissimo!

lunedì 27 giugno 2016

E poi c'è Cortilia, prodotti freschi, artigianali e bio a portata di click

La legge di mercato..l'incontro tra una specifica domanda ed una offerta in grado di soddisfarla..su questo fondamentalmente si basa il successo di una idea imprenditoriale, di un pensiero che diventa improvvisamente business. Una bella start-up non c'è che dire, conquista. Avete presente quanti di voi, così come me, impossibilitati la mattina a recarvi al mercato rionale per la spesa di alimenti freschi, trovano difficoltà nel reperimento degli stessi nei canali della grande distribuzione..tipo verso sera quando si esce dall'ufficio e quel che rimane sugli scaffali è davvero triste o comunque drammaticamente proveniente da paesi lontanissimi quindi ricoperto di pellicole di veleno lucente, raccolto acerbo e tuttora in quello stato, inodore e insapore..quanti di noi vorrebbero acquistare prodotti italiani, spesso una rarità, reperibili in teoria a pochi km da casa..ma il tempo, risorsa insufficiente per tutti, impedisce di recarsi dal fruttivendolo che tanto ci piace, ma costa come andare in gioielleria, o dal contadino appena fuori città che invece propone il fresco a prezzi bassi ma appunto è fuori città, e va cercato, selezionato e magari ci impone di acquistare quantitativi fuori misura per il nostro ménage familiare..così nasce Cortilia. Ci pensa lei a svolgere per noi questo compito.

domenica 26 giugno 2016

Per una giornata al mare..una gita in montagna o un aperitivo con gli amici..un plum cake salato, profumato al timo e al pecorino

Che io ami ingredienti di stagione e' ormai risaputo da chi mi legge, così come il fatto che ho spesso ospiti all'improvviso, amici per un bicchiere di vino e companatico..così invece del tarallo e olive preferisco preparare qualcosa di sfizioso e originale...magari anche da cuocere giorni prima e congelare, pronto per essere riscaldato un attimo e proposto ai miei ospiti. Certo nulla vi impedisce di prevederlo come pranzo al sacco durante una scarpinata per i monti o un intelligente snack per la spiaggia, al posto di unti tramezzini. Ecco la mia concezione di questo plum cake salato..lessi una ricetta su una rivista di una anonima sala d'aspetto di un medico..cercai di memorizzarla e la replicai con alcune modifiche in base al mio gusto personale..

martedì 14 giugno 2016

Il felice connubio gastronomico tra il melone mantovano IGP e il gorgonzola DOP ..regia di Antonino Cannavacciuolo

Sono nata in terra di melone igp e qui ho trascorso circa metà della mia vita..il melone di cui riesco ancora a percepire il profumo solo chiudendo gli occhi in un pindarico volo nella mia infanzia con la macchina ormai d’altri tempi ferma sul ciglio di sterrate vie di campagna a ridosso dei fossi, dove i miei genitori si fermavamo a comperare le cassette strapiene di meloni per poche centinaia di lire mentre io li battevo con un colpetto deciso di dita per sentire l’inconfondibile suono garanzia di dolcezza e perfetta maturazione..Che dire? Io lo divoravo ricoperto di dolci fette di prosciutto..così, quando mi hanno invitato ad uno showcooking che come protagonisti avrebbe avuto appunto il mio adorato melone in abbinamento ad un cremoso e pastoso gorgonzola dop utilizzato dalle esperte mani di uno chef che mai avevo incontrato di persona ma seguo con simpatia e profondo rispetto,Antonino Cannavacciuolo, idolo dei miei tre figli, ho sfidato emozionata un traffico milanese folle pre finale di champions league per arrivare a destinazione,  ovvero nella sede di Congusto gourmet Institute, un campus culinario di recente apertura sede di corsi di cucina per appassionati e aspiranti chef, per i professionisti della ristorazione, oltre che vasto spazio per organizzazione di eventi legati al mondo food.


giovedì 9 giugno 2016

C'era una volta #alcortile.. Un italoamericano a Milano


Potete immaginare la mia gioia quando mi hanno invitato alla riapertura di un angolo di Milano, un locale di cui già vi ho parlato in più occasioni, una nicchia dove sin dal primo incontro mi sono sentita a casa: Al Cortile. Ecco, proprio al concetto di casa volevano avvicinarsi i numerosi italiani che migrarono negli States nel secolo scorso e che pur di rivivere i profumi e i sapori della loro casa e lontana terra natia dettero vita ad una serie di ricette ovviamente rivisitate in base alle materie prime reperibili negli USA che proponevano ai clienti e ai parenti nei loro ristoranti di Little Italy, il quartiere tricolore che li accolse nella Grande Mela.



domenica 5 giugno 2016

Di pomeriggi assolati a raccogliere amarene in campagna..la torta di amarene, mandorle e cioccolato


Tra i ricordi indelebili della mia infanzia emiliana, fatta di corse nei campi, di pannocchie e frutta raccolta dagli alberi, di insetti che mi terrorizzavano e di ginocchia perennemente sbucciate c'è lui..il grande albero di amarene. Già percepivo l'eccitazione e la frenesia della raccolta quando si avvicinava la maturazione dei piccoli frutti, la scala pronta e pericolante e la fretta prima che gli uccellini se le mangiassero tutte. Eppure l'amarena non è un frutto per bambini penserete..e' infatti aspra e ..amara..pare una ciliegia ma è ben diversa. E la zona tipica di produzione e' proprio in alcuni comuni del modenese e del bolognese dove condizioni ambientali e di coltura dei frutteti hanno dato vita anche alla produzione della confettura a indicazione geografica protetta “Amarene Brusche di Modena” una delizia rara...

Molti non sono a conoscenza delle proprietà antinfiammatorie, soprattutto per il colon e da questo punto di vista i benefici delle amarene sono insuperabili, dei sali minerali, come potassio, calcio, magnesio e fosforo, vitamine, in particolare vitamina C, vitamine del gruppo B, provitamina A, tutti elementi presenti nel piccolo frutto. Le amarene rappresentano un vero toccasana per tutto l’organismo, combattono la fatica e rasserenano l'animo! Ma non sono così facili da trovare..congelatele quando vi capita! Così potrete preparare la torta della mia mamma ..per farmi mangiare le brusche amarene. Ecco la ricetta..

martedì 26 aprile 2016

Cilindri di sfoglia ripieni di asparagi e ricotta con crema allo zafferano..super dietetici

Un'altra ricetta con gli asparagi..lo so! Ma se non li mangiamo ora che sono disponibili, freschi, nel pieno della loro stagionalità!! Mica mangerete quelli surgelati in novembre spero!! Ora è il momento..versatili, curativi e poco calorici..le proprietà non ve le rammento, le trovate nel mio post precedente!! In questa ricetta ho preparato la béchamel con il brodo vegetale..molto meno calorica è pesante..una ricetta davvero dietetica se ci pensate. Nutrizionalmente valida, potete farla in versione vegana sostituendo con ricotta di capra e olio evo anziché burro..insomma, sbizzarritevi pure. Zafferano italiano mi raccomando! Un vanto nazionale! Coltivato in alcune zone d'Italia, in particolare l’Umbria, le Marche, la Sardegna e l’Abruzzo, ma ultimamente altre zone stanno sperimentandone la coltivazione. Io trovo che il nostro sia molto più saporito e profumato di quello estero. Lo zafferano e' paragonato all'oro, non solo per il classico colore giallo ovviamente ma per il suo elevato costo. Del resto la parte che viene utilizzata del fiore, il Crocus Sativus, pianta erbacea che fiorisce nel periodo invernale, sono solo gli stimmi, dai quali si ricava appunto la costosissima polverina utilizzata in cucina, una volta fatti essiccare. Se si acquista quello di qualità ne basta davvero poco..io preferisco gli stimmi ma per comodità tengo sempre qualche bustina di quello commerciale in polvere. Ricco di minerali, vitamine e antiossidanti..usato pure come antidepressivo! 


mercoledì 13 aprile 2016

Linguine con pesto di asparagi e pinoli..curarsi con il cibo, si può!

Sono una maniaca degli ingredienti di stagione. Ecco i primi asparagi. Che preparo davvero in molti modi, dalla banale frittata, agli involtini con salmone e uvetta, alle lasagne fatte in casa..perché gli asparagi fanno bene..Sono noti da secoli agli amanti della letteratura, citati infatti da vari autori, agli storici, poiché comparivano già sulle tavole egizie e i Romani li amavano, agli appassionati d’arte, dipinti in svariati periodi pittorici, e, oltre a cuochi del mondo intero, a chi studia le proprietà salutari e medicinali dei cibi. Sono composti per il 90% da acqua, sono ipocalorici (24 kcal/100 gr), e diuretici, pertanto molto utilizzati nelle diete. Definiti spazzini vegetali, ricchi di fibre, di vitamine, del prezioso acido folico ( anche se ho notato che i bimbi nella pancia della mamma spesso non apprezzano quel sapore...), ricchi di antiossidanti preziosi nel contrastare l'invecchiamento cutaneo, anti radicali liberi e anti tumore..mi fermo qui per non tediarvi ma avrete capito quanto siano eccezionali..pur se sovente non particolarmente prediletti per quel sapore forte..
L'Italia vanta numerose varietà di colore e dimensioni diverse, molte DOP o igp..i più comuni sono quelli verdi, violetti, bianchi.

Oggi li propongo in un piatto vegetariano che piacerà a tutti. La croccantezza del pinolo completa la avvolgente morbidezza e delicatezza del resto. Facilissima peraltro! 

giovedì 7 aprile 2016

I miei muffins con cioccolato o con freschi mirtilli...uno tira l'altro

Il web trabocca di ricette di muffins..quando mi trovai a cercarne una mentre ero ospite di una amica e non avevo il mio ricettario con le quantità precise degli ingredienti, che pur ricordavo quali essere, fui davvero spiazzata..oltre a trovarne decine, erano tutte differenti. Quantitativi talmente opposti che non sapevo quale scegliere. La pasticceria è chimica mi disse una volta un famoso pastry chef, non si possono stravolgere le dosi indicate, pena un clamoroso fallimento. Qui vi do la mia ricetta,

domenica 3 aprile 2016

Il regalo 2.0. Cene, viaggi, coccole e molto altro, tutto in un cofanetto delle meraviglie .Smartbox

Probabilmente l'aspetto più complicato è il momento della scelta. Sto parlando di quelle scatolette colorate che molti di voi avranno notato nei 3000 corners di alcuni negozi come Media World, Feltrinelli, Unieuro, Mondadori e Esselunga, e ora disponibili anche on line.

giovedì 24 marzo 2016

Cilindri di crespelle con ripieno emiliano ricotta e spinaci..e il pranzo di Pasqua è fatto..

Quando una emiliana si trasferisce a Milano e non può tornare così spesso nella cucina col tavolone di legno consunto dalle troppe uova di pasta tirate col matterello si deve per forza ingegnare e trovare una soluzione alternativa..non parlo della rosticceria, che poi tutto quel che compri sa lo stesso gusto o quasi..ho imparato a cucinare..col tempo anche a reinventare alcune ricette della tradizione, in accordo con il mio palato che cambia nel tempo o con certe mode del momento che vogliono tutto un po' più leggero e sano. Così, le crespelle ripiene della domenica burrose e un po' grasse, tra le mie mani si sono tramutate in cilindretti ripieni light e belli alla vista, perché anche il piatto deve avere una sua estetica. Il bruco che diventa leggiadra farfalla..ecco la ricetta..io la trovo molto Pasquale, in fondo gli ingredienti richiamano la famosa torta Pasqualina. Un po' elaborato, richiede pazienza e un minimo di manualità. Vegetariano come si conviene.


mercoledì 23 marzo 2016

A Milano. Farm 65. Scuola di cucina e luogo per eventi. Provato per voi

Percorrendo la strada che dal centro di Milano ti traghetta a sud, lungo le sponde del suggestivo Naviglio, in mezzo a cespugli e fiori..o, nei periodi freddi, là dove comincia la nebbia che ti scorta a Pavia, sorge una nuova struttura che mi ha colpito..curiosa, scopro che si tratta di una scuola di cucina e luogo per eventi. Sulla scia della curiosità scopro che il nome non è legato al numero civico ma, se Farm richiama ad un incubatore di idee ed iniziative, 65 gradi è la temperatura perfetta di cottura dell'uovo delle galline di questa zona..Architettura d'avanguardia, vetrate, travi a vista, grès, monocolore dal pavimento alle pareti, un loft accogliente con tanto di soppalco e divani dove tuffarsi con in mano un buon bicchiere di vino e un libro..perché a Farm65 c'è una di quelle librerie che mi piacciono tanto, a parete, bianca e ricolma di libri di cucina ..il mio sogno dato che li ammucchio e perdo ore a cercarli quando servono..beh ne ho parecchi di libri.
Studiare solo sui libri non è sufficiente a parer mio, così come non basta osservare all'opera le mani esperte di qualsivoglia chef e prendere appunti per imparare a cucinare o migliorare le proprie tecniche in merito.

lunedì 21 marzo 2016

Identita golose 2016..impressioni di alcune ore con il gotha della cucina mondiale

Quando mi arriva via mail il programma di Identità Golose, congresso internazionale di cucina e pasticceria d'autore, giunto ormai alla dodicesima edizione, mi documento diligentemente e preparo una scaletta di quanto voglio seguire nei vari auditorium che accolgono gli interventi dei vari chefs. Poi arrivo, incontro persone, scambio commenti, scatto foto, assaggio, le ore scivolano via e il mio programma viene ridisegnato in assoluta libertà..proprio il tema della libertà ha caratterizzato questa edizione. Cracco, Scabin, Cedroni, Annie Feolde, Niko Romito ( foto sotto scattata all'improvviso...) alcuni dei protagonisti intervenuti, in realtà una lista davvero pazzesca.

lunedì 14 marzo 2016

Una panatura speciale per il pesce spada..e memorie di spensierate e assolate gite in barca

Vi chiederete il perché di questo nome..spada alla Panalu'. Alcuni lettori sorrideranno e capiranno, gli altri sappiano che per me è un salto nel passato, nella vita prima! Una barca, pronti a salpare, musica e ballare a poppa..Prima dei figli e della famiglia, perché prima era organizzarsi senza preavviso, partire in pochi minuti, saltare in macchina con gli amici, decidere last minute ogni programma..i week end al mare, lunghe nuotate senza orari, sacche con il cambio per la sera e sandali con tacchi alti..la ricetta l'ho vista preparare da due ischitani che, nella cucina di bordo, con pochi ingredienti della loro terra preparavano piatti deliziosi. Perché se hai materie prime di livello non è necessario manipolarle troppo, anzi! Meglio lasciarne intatti profumi e singoli sapori! Le dosi non le ho mai avute, sempre preparate ad occhio. La qualità della materia prima ribadisco è fondamentale. La panatura doppia consente al pesce di rimanere morbido e di impregnarsi dei profumi del cappero, del limone, dell'acciuga...la seconda panatura sigilla il tutto per andare in cottura..un calice di Blange' freddo..una striscia di focaccia genovese..si riparte verso altre spiagge.

venerdì 4 marzo 2016

Emilia-Sicilia in un piatto..gnocchi di patate, ricciola, pesto al finocchietto, mandorle..sentite il profumo?

Chi mi segue è ormai a conoscenza della mia inclinazione a preparare impasti base tipici della mie radici emiliane che, influenzati da ingredienti e profumi tipici del sud, assumono una nuova veste. Una nota agrodolce in questo caso. Da accompagnare ai miei adorati gnocchi di patate fatti in casa, che sanno della cucina di nonna Maria. Così mentre impasto sogno i mandorli in fiore, le assolate campagne siciliane, le materie prime che acquisto in quantità quando riesco a recarmi sul posto e che poi utilizzo con parsimonia temendo di terminarle prima del mio prossimo viaggio..perché nella mia mente fantasiosa mi convinco di non poterle acquistare identiche qui al nord. Insomma devo tornare in Sicilia quanto prima, beh sto per farlo. Ve lo confido, manca poco! 

mercoledì 2 marzo 2016

Bistrot e ristorante..Olei a Milano ..sapori mediterranei


Di natura curiosa, prima di varcare la soglia di OLEI, in via Washington a Milano, locale aperto da Luca Ferrarini, mi sono chiesta a cosa si riferisse la scelta del nome e in effetti, una volta capito, l'ho trovato azzeccato...dal latino oleum, Olei mi traghetta con l'immaginazione a profumi e sapori legati alle vie dell'olio, all'amato mediterraneo, ad assolati terreni, profumi di erbe aromatiche, a silenzi accecati dal sole..scelta che ritrovo nel look shabby chic, nella palette quasi monocolore che apprezzo, avorio, beige, tortora.

giovedì 25 febbraio 2016

Salon du chocolat 2016 a Milano, una tre giorni degustando il cibo degli dei.


A pochi giorni dalla settimana della moda a Milano, le passerelle si tingono di sfumature cacao. Sfilano capi sapientemente forgiati tutti da gustare non solo con gli occhi ma anche con l'olfatto e il palato in un viaggio multisensoriale che ci proietta nel mondo incantato e magico del cioccolato. Sono pezzi unici, tutti di cioccolato della migliore qualità. Eccomi a raccontarvi la mia full immersion di 48 ore al Salon du Chocolat di Milano 2016, prima edizione italiana sull'onda di altre capitali internazionali come Parigi, Londra, Mosca...
Qui mi sono sacrificata assaggiando una quantità folle di cioccolatini, creme, praline raffinate, e svariate interpretazioni gourmet dolci e salate con base il pregiato cibo degli dei.

sabato 13 febbraio 2016

Il mio regalo per voi di San Valentino. La torta Barozzi. La ricetta originale è segreta, però....

Vi racconto una favola..vi narro di una torta originaria delle mie terre natie. Una bontà rara che si sgretola sotto i denti per mostrare la sua morbidezza e sciogliersi amabilmente sul palato. Una ricetta tuttora coperta da un' aurea di segreto circa i veri ingredienti utilizzati, le dosi, le fasi di lavorazione e la cottura..parlo della Torta nera, creata, con questo nome alla fine del XIX secolo da Eugenio Gollini, il quale nel 1887 aveva aperto una pasticceria nel cuore della cittadina modenese di Vignola, famosa per le ciliegie...
La Pasticceria divenne vero luogo di pellegrinaggi in poco tempo.

giovedì 11 febbraio 2016

Dolci di carnevale..le frappe della mia nonna


Chiamatele come volete..frappe, chiacchere, bugie..le varianti solo sul territorio italiano sono circa una trentina! Il dolce di carnevale amato da grandi e piccini muta nome a seconda della zona di provenienza ma la base è sempre simile, la cottura prevede la frittura e la bontà mette tutti d'accordo! Sono il mio ricordo di infanzia. A Mirandola, mia città natale in provincia di Modena, si chiamano frappe. Ne mangiavo intere ceste e litigavo le briciole con i cugini mentre la mia nonna con le sue possenti braccia da emiliana tirava la pasta col matterello...le forgiava a nastrini e le tuffava nello strutto bollente. Erano così sottili che quando le prendevi tra le mani rischiavano di rompersi in mille pezzi. Copiosamente cosparse di zucchero a velo. Ancora se chiudo gli occhi ne sento il profumo, ne immagino la consistenza e sorrido. Mi rivedo in quella cucina, col ripiano in marmo, l'odore immancabile di cibo, di fritto, di casa, di amore. Nessuna pasticceria mi ha mai ridato quella fragile consistenza, quella delicatezza nonostante la frittura, quel sapore..
Io non riesco a tirarle così sottili ma ci provo, una volta l'anno, per la gioia dei miei figli. Non bastano mai purtroppo..non utilizzo lo strutto per friggere nonostante sia un grasso che ha un alto punto di fumo ed è più sano di molti altri..ma se non riesco a comperarlo nel caseificio della mia infanzia allora utilizzo olio..eccovi la mia ricetta, anzi quella della mia nonna. Comunque dovete sapere che le frappè o chiacchiere di carnevale risalgono addirittura all’antica Roma quando si celebravano i Saturnali, una festa simile al nostro carnevale e le chiacchere venivano chiamate frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale, un vero Street food dell’epoca. Il loro nome però risale al periodo napoletano della regina Margherita di Savoia che chiese al suo cuoco di corte Esposito, un dolce da gustare durante una chiacchierata con i suoi ospiti e lui le preparò appunto le chiacchere! 



500 g di farina, 70 g di zucchero, 40 g di burro, tre uova medie, un pizzico di sale, mezzo bicchiere di vino bianco, volendo un pizzico di lievito per dolci.
Fate sciogliere in un tegamino il vino, il burro e lo zucchero.appena intiepidita unire il tutto alla farina mescolando bene e aggiungere le uova precedentemente sbattute, un pizzico di sale, volendo il lievito.lavorate bene l’impasto deve risultare liscio ed omogeneo. Ora iniziate a tirare la sfoglia molto sottile, sino all’ultimo livello della macchina per tirare la pasta.dalle strisce ricavate e tagliate dei rombi oppure delle striscioline che potete intrecciare.sui rombi praticare dei piccoli tagli. Friggere nello strutto bollente, una volta messe ad asciugare su della carta assorbente e fatte raffreddare cospargere le frappe con zucchero a velo. 



In verità c'era un altro dolce da preparare con i resti di pasta delle frappe..e forse io lo preferivo.
CROCCANTINI
Stesso procedimento delle frappe, però sulla pasta stesa mettere una spremuta di limone e zucchero; avvolgere a cilindro come se si procedesse per le tagliatelle, tagliarle dell'altezza di un cm circa e friggere nello strutto.

venerdì 5 febbraio 2016

Biscotti glassati per una colazione o una merenda colorata

Lo so , Natale è passato da un po' e questi biscotti sono meravigliosi da appendere all'albero! Ma io ogni tanto li rifaccio con i bimbi per le loro merende o da portare a scuola. Semplicemente cambio gli stampini che utilizzo..ne ho moltissimi, animali marini, animali della savana, natalizi, e molti altri ma dato che questa volta dobbiamo portarli da amici in montagna e pare che stia per scendere molta neve abbiamo scelto di fare tanti fiocchi di neve colorati, così se anche stavolta le previsioni non ci hanno azzeccato, ci consoliamo mangiando biscotti....io devo migliorare con le decorazioni..i miei figli sono più bravi di me!!

BISCOTTI GLASSATI 

Ingredienti per 15 biscotti:
100 gr di farina gialla fioretto molto fine, 50 gr di farina bianca 00, 1/4 di bustina di lievito, 50 gr di zucchero, 45 gr di burro, latte.
Per la glassa: 2 cucchiai di albume, 150 gr di zucchero a velo, decorazioni a piacere con polveri colorate alimentari
Raccogli in una ciotola le farine, il lievito e lo zucchero. Versa al centro il burro fuso e 4 cucchiai di latte. Mescola fino ad ottenere un impasto simile alla pasta frolla. Se necessario, aggiungi altro latte. Con il mattarello stendi la pasta in una sfoglia spessa mezzo cm. Ritaglia la pasta usando le forme tagliabiscotti. Disponi i biscotti su una teglia coperta con carta da forno. Se si vogliono appendere, pratica in ogni biscotto un forellino di circa mezzo cm di diametro (puoi usare uno stecchino o un coltellino appuntito) e cuoci nel forno già caldo a 180°C per circa 10 minuti. Fai raffreddare i biscotti su una griglia e intanto prepara la glassa: sbatti mezzo albume con una forchetta e unisci lo zucchero a velo finché sarà cremoso; unisci alcune gocce di limone. Poi dividi la glassa in più parti e unisci ad ognuna il colorante diverso; spalma la glassa sui biscotti con un pennello secondo il decoro scelto. La glassa si solidificherà in circa mezz’ora, poi potrai infilare un nastro nel foro. Puoi conservare i dolcetti in una scatola ben chiusa per un paio di settimane.

domenica 31 gennaio 2016

Sentori di Roma nella Milano da bere..Taverna Parioli

La Roma da mangiare in un locale storico della Milano da bere..eccomi alla Taverna Parioli le cui ampie vetrate, a pochi passi dalla stazione centrale, mi riportano in effetti con la memoria ad alcuni ristoranti pariolini dove spesso cenavo durante le mie lunghe trasferte romane per lavoro una manciata di anni fa..

venerdì 29 gennaio 2016

Gnocchi di patate e ceci con gamberi e porcini..profumati allo zenzero

Quando comincio ad impastare gli gnocchi di patate, di per se semplicissimi, sporco di farina mezza cucina, perché poi ho le mani tutte impiastricciate e devo prendere altra farina o cambiare coltello..insomma finisce che ne confeziono una quantità industriale così poi li congelo e durano almeno un paio di pasti della mia numerosa famiglia affamata..i gnocchi rendono poco in cottura e così ogni volta penso di sfamare un esercito e invece solo i tre figli che tornano dagli allenamenti dei loro vari sport, tutti diversi ovviamente, ne mangiano almeno 6 o 7 etti. Scelgo patate che non rilascino troppa acqua anche una volta cotte, altrimenti il lavoro di impasto con la farina per legare diventa infinito...le migliori? Le acquisto in montagna in dosi massicce..per gli gnocchi le patate non devono essere giovani! Vanno bene anche quelle bianche ma comunque mai novelle o appena raccolte! 
Oggi le ho impastate con la farina di ceci, ricca di fibre e sali minerali. Un sapore che adoro in abbinamento al pesce, in particolare ai gamberi. La ricetta non è mia, o meglio, io l'ho letta su un libro di uno chef che apprezzo e che è fonte per me di ispirazione in molte occasioni, Claudio Sadler. Io l'ho modificata comunque. E ho aggiunto un mio personale tocco finale, lo zenzero fresco. 


venerdì 22 gennaio 2016

Tradizione e modernità nel piatto..la mia Emilia Romagna. Lasagne di biete, béchamel leggera, parmigiano reggiano

Tradizione e legami con la mia infanzia emiliana e modernità e nuove mode alimentari. Cibo che muta verso concezioni ampie. Non solo buono e gustoso, ma ammiccante nella presentazione e rispondente a tutta una serie di requisiti in termini di principi nutrizionali e salutistici anche.. Da questa riflessione nasce il piatto che vengo a descrivervi. La mia passione per le lasagne della nonna, tuttora ben salda eh!, in versione vegetariana e detox post abbuffate natalizie..la besciamella che non manca mai nella lasagna qui parte da un roux un po particolare..di verdure e senza burro...la presenza della patata come fonte di carboidrati ma comunque trattata semplicemente cuocendola al vapore o lessandola. Solo alla crosticina filante dell'ultimo strato non si può rinunciare..basta una generosa spolverata di sanissimo, ricco di calcio e proteine buone, parmigiano reggiano invecchiato 30 mesi che compro al caseificio quando tornò nella mia campagna. La scelta delle bietole da coste e' legata al loro sapore non troppo amaro che ben si sposa con la patata e il formaggio e ovviamente alla loro stagionalità. Spero gradiate la digressione e la mia interpretazione.

venerdì 8 gennaio 2016

Un risotto caldo, gustoso e profumato...zucca e fontina di alpeggio valdostana


Ormai sapete quanto io ami la versatilità della zucca..la utilizzo in svariate ricette, anche dolci! Ricca di vitamine e antiossidanti, poco calorica. Certo in questo caso la abbino ad un formaggio invece abbastanza corposo in termini nutrizionali e calorici..ma assolutamente delizioso, profumato, sano. La fontina valdostana, formaggio a Denominazione di origine protetta, che ho utilizzato infatti e' prodotta con il latte delle mucche che durante l'estate vengono portate in verdi alpeggi in alta montagna. Aria limpida, erba fresca, fiori ed essenze, zero inquinamento. Un bouquet olfattivo unico. Mio figlio Federico ne va matto, tanto che nel negozio dove abitualmente la acquisto gli preparano un cartoccio personale con tanto di nome così non la divide con nessuno!! Il terzo ingrediente di questa ricetta tanto semplice e banale quanto gustosissima e' ovviamente il riso. Un carnaroli bio. La qualità che fa la differenza. Ai fornelli ora..dimenticavo. Potete congelare la purea di zucca cotta così da averne sempre porzioni a disposizione. E da sfruttare il periodo dell'anno in cui la zucca e' più gustosa....inizio autunno. Se volete un tocco di croccantezza sbriciolate mezzo amaretto sul vostro risotto...