Come vi raccontai in un post di qualche tempo fa che illustrava aneddoti e scorci pavesi, LEONARDO Da Vinci, trentenne nel 1482, in concomitanza con il suo lungo soggiorno presso la corte Sforza a Milano e a Pavia dove soggiornava presso il Castello Visconteo, non solo animo' le serate organizzando feste pazzesche a corte ma ovviamente si dedicò a parecchie delle sue opere e dei suoi innumerevoli interessi e studi .... affascinato dalla città e in particolare modo dalle acque che la lambivano, come dimostrano tutta una serie di disegni e di annotazioni qui ambientati, ei volle la realizzazione dell’ancora attuale meccanismo delle chiuse e dei salti d'acqua, ben 5 a Pavia destinate a riportare il Naviglio al livello del Ticino e ideate al fine di generare energia idroelettrica.
Ora Pavia celebra la storia e la bellezza del tema delle acque in una mostra che ho, peraltro casualmente, scoperto e visitato qualche giorno fa.
Questa interessante esposizione, che riunisce pezzi di privati e di prestigiose collezioni di istituzioni museali e culturali, ci accoglie con circa 50 opere di Giulio Aristide Sartorio, Francesco Trecourt, Giacomo Trecourt, Bartolomeo Giuliani, Pompeo Mariani, Giovan Battista Tiepolo, Federico Zandomeneghi oltre che con antiche pergamene, immagini fotografiche di Chiolini, mappe, trattati, ad esempio il modello delle Conche del Naviglio mai esposto prima.