giovedì 25 febbraio 2016

Salon du chocolat 2016 a Milano, una tre giorni degustando il cibo degli dei.


A pochi giorni dalla settimana della moda a Milano, le passerelle si tingono di sfumature cacao. Sfilano capi sapientemente forgiati tutti da gustare non solo con gli occhi ma anche con l'olfatto e il palato in un viaggio multisensoriale che ci proietta nel mondo incantato e magico del cioccolato. Sono pezzi unici, tutti di cioccolato della migliore qualità. Eccomi a raccontarvi la mia full immersion di 48 ore al Salon du Chocolat di Milano 2016, prima edizione italiana sull'onda di altre capitali internazionali come Parigi, Londra, Mosca...
Qui mi sono sacrificata assaggiando una quantità folle di cioccolatini, creme, praline raffinate, e svariate interpretazioni gourmet dolci e salate con base il pregiato cibo degli dei.

sabato 13 febbraio 2016

Il mio regalo per voi di San Valentino. La torta Barozzi. La ricetta originale è segreta, però....

Vi racconto una favola..vi narro di una torta originaria delle mie terre natie. Una bontà rara che si sgretola sotto i denti per mostrare la sua morbidezza e sciogliersi amabilmente sul palato. Una ricetta tuttora coperta da un' aurea di segreto circa i veri ingredienti utilizzati, le dosi, le fasi di lavorazione e la cottura..parlo della Torta nera, creata, con questo nome alla fine del XIX secolo da Eugenio Gollini, il quale nel 1887 aveva aperto una pasticceria nel cuore della cittadina modenese di Vignola, famosa per le ciliegie...
La Pasticceria divenne vero luogo di pellegrinaggi in poco tempo.

giovedì 11 febbraio 2016

Dolci di carnevale..le frappe della mia nonna


Chiamatele come volete..frappe, chiacchere, bugie..le varianti solo sul territorio italiano sono circa una trentina! Il dolce di carnevale amato da grandi e piccini muta nome a seconda della zona di provenienza ma la base è sempre simile, la cottura prevede la frittura e la bontà mette tutti d'accordo! Sono il mio ricordo di infanzia. A Mirandola, mia città natale in provincia di Modena, si chiamano frappe. Ne mangiavo intere ceste e litigavo le briciole con i cugini mentre la mia nonna con le sue possenti braccia da emiliana tirava la pasta col matterello...le forgiava a nastrini e le tuffava nello strutto bollente. Erano così sottili che quando le prendevi tra le mani rischiavano di rompersi in mille pezzi. Copiosamente cosparse di zucchero a velo. Ancora se chiudo gli occhi ne sento il profumo, ne immagino la consistenza e sorrido. Mi rivedo in quella cucina, col ripiano in marmo, l'odore immancabile di cibo, di fritto, di casa, di amore. Nessuna pasticceria mi ha mai ridato quella fragile consistenza, quella delicatezza nonostante la frittura, quel sapore..
Io non riesco a tirarle così sottili ma ci provo, una volta l'anno, per la gioia dei miei figli. Non bastano mai purtroppo..non utilizzo lo strutto per friggere nonostante sia un grasso che ha un alto punto di fumo ed è più sano di molti altri..ma se non riesco a comperarlo nel caseificio della mia infanzia allora utilizzo olio..eccovi la mia ricetta, anzi quella della mia nonna. Comunque dovete sapere che le frappè o chiacchiere di carnevale risalgono addirittura all’antica Roma quando si celebravano i Saturnali, una festa simile al nostro carnevale e le chiacchere venivano chiamate frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale, un vero Street food dell’epoca. Il loro nome però risale al periodo napoletano della regina Margherita di Savoia che chiese al suo cuoco di corte Esposito, un dolce da gustare durante una chiacchierata con i suoi ospiti e lui le preparò appunto le chiacchere! 



500 g di farina, 70 g di zucchero, 40 g di burro, tre uova medie, un pizzico di sale, mezzo bicchiere di vino bianco, volendo un pizzico di lievito per dolci.
Fate sciogliere in un tegamino il vino, il burro e lo zucchero.appena intiepidita unire il tutto alla farina mescolando bene e aggiungere le uova precedentemente sbattute, un pizzico di sale, volendo il lievito.lavorate bene l’impasto deve risultare liscio ed omogeneo. Ora iniziate a tirare la sfoglia molto sottile, sino all’ultimo livello della macchina per tirare la pasta.dalle strisce ricavate e tagliate dei rombi oppure delle striscioline che potete intrecciare.sui rombi praticare dei piccoli tagli. Friggere nello strutto bollente, una volta messe ad asciugare su della carta assorbente e fatte raffreddare cospargere le frappe con zucchero a velo. 



In verità c'era un altro dolce da preparare con i resti di pasta delle frappe..e forse io lo preferivo.
CROCCANTINI
Stesso procedimento delle frappe, però sulla pasta stesa mettere una spremuta di limone e zucchero; avvolgere a cilindro come se si procedesse per le tagliatelle, tagliarle dell'altezza di un cm circa e friggere nello strutto.

venerdì 5 febbraio 2016

Biscotti glassati per una colazione o una merenda colorata

Lo so , Natale è passato da un po' e questi biscotti sono meravigliosi da appendere all'albero! Ma io ogni tanto li rifaccio con i bimbi per le loro merende o da portare a scuola. Semplicemente cambio gli stampini che utilizzo..ne ho moltissimi, animali marini, animali della savana, natalizi, e molti altri ma dato che questa volta dobbiamo portarli da amici in montagna e pare che stia per scendere molta neve abbiamo scelto di fare tanti fiocchi di neve colorati, così se anche stavolta le previsioni non ci hanno azzeccato, ci consoliamo mangiando biscotti....io devo migliorare con le decorazioni..i miei figli sono più bravi di me!!

BISCOTTI GLASSATI 

Ingredienti per 15 biscotti:
100 gr di farina gialla fioretto molto fine, 50 gr di farina bianca 00, 1/4 di bustina di lievito, 50 gr di zucchero, 45 gr di burro, latte.
Per la glassa: 2 cucchiai di albume, 150 gr di zucchero a velo, decorazioni a piacere con polveri colorate alimentari
Raccogli in una ciotola le farine, il lievito e lo zucchero. Versa al centro il burro fuso e 4 cucchiai di latte. Mescola fino ad ottenere un impasto simile alla pasta frolla. Se necessario, aggiungi altro latte. Con il mattarello stendi la pasta in una sfoglia spessa mezzo cm. Ritaglia la pasta usando le forme tagliabiscotti. Disponi i biscotti su una teglia coperta con carta da forno. Se si vogliono appendere, pratica in ogni biscotto un forellino di circa mezzo cm di diametro (puoi usare uno stecchino o un coltellino appuntito) e cuoci nel forno già caldo a 180°C per circa 10 minuti. Fai raffreddare i biscotti su una griglia e intanto prepara la glassa: sbatti mezzo albume con una forchetta e unisci lo zucchero a velo finché sarà cremoso; unisci alcune gocce di limone. Poi dividi la glassa in più parti e unisci ad ognuna il colorante diverso; spalma la glassa sui biscotti con un pennello secondo il decoro scelto. La glassa si solidificherà in circa mezz’ora, poi potrai infilare un nastro nel foro. Puoi conservare i dolcetti in una scatola ben chiusa per un paio di settimane.