giovedì 30 marzo 2017

Un pesto di pomodori secchi per dei rocher salati...torna il caldo egli aperitivi in terrazza

Immagina il sole accecante della amata Sicilia..una gita per rivedere l'incantevole Selinunte che mai stanca di stupire..e incroci in un piccolo paese in provincia di Trapani, Santa Ninfa, una azienda agricola che produce ottimo olio extravergine di oliva, cultivar Nocellara del Belice. Distese di olivi in mezzo a viti, qui si produce anche ottimo vino, spaziano a pochi km dal mare. Come ormai molti di voi sanno, torno dai miei viaggi se pur brevi nel sud della penisola carica di prodotti locali. I gentili proprietari scoprendo che sono amante ossessiva dei pomodori secchi, semi secchi e del pate' appunto ottenuto da questo prodotto..ah dimenticavo non mangio pomodori freschi o quasi perché mi pizzicano in bocca ma quelli secchi li metto ovunque, mi fanno assaggiare un pezzo di pane con il loro pestato di pomodori secchi e olio extravergine di oliva. L'ho trovato saporito, intenso e profumato e mi piaciuto così tanto che ho deciso di utilizzarlo per creare gli sfiziosi rocher con ricotta, caprino e paté appunto..ospiti improvvisi e nulla o quasi di pronto..le bollicine al fresco non mancano mai ma cosa accompagnare alla focaccia per l'aperitivo? E da lì e' nata l'idea. Semplicissima proprio..il problema è che quando ne apro un vasetto lo termino con il cucchiaio in poco tempo, tipo come le persone fanno solitamente con la crema di nocciole e cioccolato per intenderci! 

lunedì 20 marzo 2017

Identita Golose 2017a Milano.. Il viaggio. Ecco come lo interpretanochefs ed aziende. Il mio racconto.



Se il tema del Viaggio, inteso in maniera ampia come libertà di pensiero ed espressione, come veicolo di integrazione e spinta alla tolleranza trasversale, ha colorato le sale dell'ultima edizione di Identita Golose, conclusa da alcuni giorni, ed è stato il filo conduttore che ha influenzato gli interventi dei numerosi chefs che hanno calcato il palco delle varie sale e degli stands di alcuni espositori presenti all'evento, il mio personale approfondimento quest'anno è stato proiettato ai giovani, in un personale iter nella memoria di viaggi risalenti a qualche anno fa, spiccatamente intrisi per me di emozioni. Un programma come sempre incalzante che nel corso dei tre giorni di lavori congressuali ha toccato sezioni tematiche come Identità di Formaggio, Identità di Gelato, Identità Naturali, Identità di Champagne, Identità di Pasta, Identità di Montagna, Identità di Mare, Identità di Pizza e, oltre ai soliti noti Iginio Massari, Massimo Bottura, Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Enrico Crippa, Niko Romito, Davide Oldani solo per citarne alcuni, chefs provenienti da ben 12 nazioni, un totale di 98 lezioni sui tre palchi del congresso e oltre 100 chef relatori.


In attesa di una finale di Masterchef caratterizzata da una età media dei finalisti davvero bassa, io ho voluto incontrare alcuni giovani chefs che a dispetto dell'età sono già nomi importanti nel panorama culinario italiano. Io, viaggiatrice golosa e curiosa, a volte mentalmente rigida nei miei assaggi e negli azzardi ai fornelli, ho cercato di leggere oltre gli interventi per comprendere la molla che spinge uno chef alla commistione di culture, ingredienti, sapori e metodi di cottura..