martedì 30 giugno 2015

Pizzocheri e Polenta in versione estiva!

Nell'immaginario collettivo alcuni piatti sono automaticamente abbinati ad un consumo in alcuni mesi o stagioni. In effetti io per prima non proporrei un menù bollente nella calura estiva. Non necessariamente un ingrediente che ti fa trasportare ad occhi chiusi ad un camino, pioggia battente, neve, scarponcini da montagna o giacca antivento va cucinato nelle tradizionali varianti. Oggi vi propongo una ricetta con i pizzocheri! Anche una con la polenta! A giugno! Con ingredienti leggeri e di stagione. Semplicemente i pizzocheri li sostituisco ad un altro tipo di pasta. È' il condimento classico dei pizzocheri, formaggi, burro, verze, che ce li fa proiettare in una dimensione autunnale! Oggi sono in versione primavera/estate. Vi ho raccontato che durante il mio show cooking ad Expo ho conosciuto una persona che mi ha parlato con passione dell'azienda per cui lavora e dei loro prodotti. E ormai sapete anche che sono una fautrice del Made in Italy. Delle piccole aziende che come questa, fondata nel 1800, continua ad investire sulle persone, su qualità e rispetto della tradizione, su energie verdi, sulla ricerca di ingredienti sani e lavorazioni attente, al fine di offrire prodotti sani e genuini, come quelli delle nonne. 
Oggi vi lascio due ricette con due ingredienti di questa azienda..per dimostrarvi che pizzocheri e polenta vanno consumati anche durante i mesi estivi, perché, realizzati con grano saraceno, contengono meno carboidrati e più fibre rispetto alle normali paste di grano duro, quindi ci aiutano a controllare glicemia e calorie! 

Dimenticavo,,,preparateli per i vostri bimbi. Magari i pizzocheri con tante verdure così sono più complicati da far accettare e provare ma con gli sformatini di polenta andrete sul sicuro e farete mangiare ai vostri figli le famigerate verdure e il formaggio..la crosticina li renderà ancora più invitanti! Credetemi! 

Pizzocheri Il Moro con verdurine croccanti


Ingredienti

venerdì 26 giugno 2015

Panificare..che passione..voi che farina utilizzate?ecco la mia ricetta per la focaccia

Nata nella campagna padano modenese. Con una nonna dalle braccia massicce e carnose perfette per tirare la sfoglia e magicamente produrre quantità industriali di tortellini, lasagne, panini, gnocco fritto .. 
La guardavo adorante e lei mi dava acqua e farina e un piccolo matterello di legno. Mi lasciava impastare incurante dello sporco che lasciavo sul pavimento.. cosa che mia madre non mi avrebbe mai permesso. Forse nel mio inconscio li', in quella cucina magica della nonna Maria, nelle giornate che ancoro ricordo con commozione, ho iniziato il mio avvicinamento all'arte culinaria. Direi all'arte di impastare. Ancora oggi lo faccio, quotidianamente, a volte anche più volte in un giorno, se ho ospiti o bimbi per la merenda.. Che sia sfoglia, pasta brisee, torte, focaccia, pane, pizza..lievitati di ogni genere. Col tempo e da autodidatta ho rincorso l'impasto perfetto. Ogni volta mi pare di perfezionare qualcosa. O forse no. Chissà. Certi giorni già da come si scioglie il lievito capisco che dovrò buttare e reimpastare perché non uscirà nulla di buono. Sperimento vari tipi di lievitazioni, di farine, mi documento sui vari blog specifici di panificazione, leggo commenti e pareri e provo..provo..l'unica vera ricetta è' questa mi sa.

Ho anche curato con amore il mio lievito madre ma alla fine ho capitolato. Tra rinfreschi, esuberi, tempi, non riuscivo a metterci la dovuta cura. Uso comunque poco lievito ormai e prediligo, salvo urgenze, le lunghe lievitazioni che garantiscono un prodotto più digeribile permettendo all'impasto la scomposizione di amidi e proteine. A volte lascio alcune ore in frigo poi una volta estratto l'impasto lo riporto a temperatura ambiente e lo lavoro con i classici giri di pieghe appresi sui tutorials di Sara Papa. Uso farine varie. Da quando mi documento assiduamente e scopro i rischi conseguenti l'utilizzo di alcune farine, considerando il notevole consumo di prodotti da forno nella mia famiglia, sia per golosità che soprattutto per fame..ho tre bimbi maschi in età della crescita che praticano regolarmente sport vari e hanno taaaaaanta fame!!..cerco di variare le mie scelte. Se posso evito farine troppo raffinate, che rappresentano una delle maggiori cause di obesità e malattie cardiovascolari oggi a causa del forte impatto sull’indice glicemico (pari a quello dello zucchero) e del conseguente picco di insulina. 

mercoledì 24 giugno 2015

Emozioni di uno show cooking..sul palco di Expo con Varvello

Quando mi hanno proposto uno showcooking in Expo non ho avuto un attimo di indecisione ho confermato la mia presenza.
Era un momento in cui in effetti non potevo concedermi il lusso di premere il tasto pausa sul nastro che trasportava le mie storie di vita e di fermarmi a riflettere sul da farsi.
All’avvicinarsi della data della mia esibizione nel tempiomondiale 2015 del food, ammetto che la palpitazioni e gli incubi notturni hanno avuto un picco.
Indossare la divisa e incedere in quella meravigliosa cucina, dotata di un forno con mille funzioni touch, per me che sono una panificatrice seriale e uso il forno quotidianamente, è stato emozionante. Fornelli e pentole nuovissime di design..che sogno averli a casa mia..


venerdì 19 giugno 2015

Taste of Milano 2015




Un altro Taste of Milano se ne è andato, portandosi appresso come di consueto molteplici emozioni, impressioni, stanchezza e anche un kg in più! L'edizione 2015, come di consueto localizzata presso il Superstudio Più di via Tortona a Milano, e'stata infatti davvero ricca di assaggi. Una edizione speciale in occasione di Expo che si è realmente posta come un piccolo Expo dell'altra cucina. Un grande show che è durato un giorno in più del solito, dal 3 al 7 giugno, e che ha coinvolto ben 50 ristoranti e altrettanti chefs: 25 di Milano, 20 appartenenti all'associazione JRE, Jeunes Restaurateurs d'Europe,  e 5 internazionali.

sabato 6 giugno 2015

Quando all'improvviso arrivano gli amici dei miei figli

Ormai avrete capito che l'ospite improvviso non mi spaventa più di tanto. Soprattutto se sono amici dei miei figli. Paradossalmente i bimbi, parlo dei miei e pertanto di una fascia di età che va dai 7 ai 10 anni, se sono circondati dagli amici si annientano..i maschi raramente litigano tra loro e nell'eventualità risolvono le discordie senza rancori e in pochi minuti, una pacca sulla spalla e via. Da questo punto di vista sono più gestibili delle bimbe molto spesso. I maschi sono sicuramente vivaci e sfrenati, instancabili e iperattivi ma basta un pallone, un canestro o il classico biliardino per dimenticarsi di loro per ore..ci vuole ovviamente una merenda sostanziosa. Se riesco preparo una torta. Semplice. Veloce. Pochi sani ingredienti e dosi che ormai mescolo a memoria . Avevo questi amaretti ieri, ne avevo sgranocchiati alcuni per golosità , che buoni!! regalo a Tuttofood 2015 di una ditta piccola e seria, di quelle che mi piace, se posso, segnalare. Il Biscottificio Verona, sito a Legnago, fondato dal Sig. Marini nel 1984 e da allora cresciuto anche a livello internazionale. Una di quelle piccole aziende che costituiscono credetemi la base e il reticolo storico dell'economia italiana. Perché sono condotte con serietà, alla ricerca di materie prime eccellenti per avere un prodotto finito che sa di artigianale e di casa della nonna. Perché l'economia italiana da sempre si fonda su di loro. Sono la stragrande maggioranza in Italia..le multinazionali che globalizzano e spesso banalizzano le nostre eccellenze, non sono così importanti per la nostra economia come invece sono e dovranno essere le piccole e medie imprese, spesso a gestione familiare. 
Divagazione economica ma torniamo agli amaretti. 
Li frullo a farina quasi e li uso per preparare la torta che segue..ovviamente divorata da 5 bambini affamati in pochi minuti. Una ricetta sicuramente già vista, ma non sempre è necessario re inventare la tradizione e proporre novità. Magari molti di voi non hanno mai assaggiato questa vecchia torta della nonna..allora provatela e mi direte..

Se poi frullate una manciata di amaretti in più, aggiungete savoiardi di quelli buoni, e provate un dolcetto da dopo cena. Non esattamente light anche se composto all' interno di un frutto come l'albicocca. Ma ricco di sali minerali, vitamine, grassi buoni e quindi un peccato di gola sicuramente non grave..anche se in foto non rendo proprio l'idea della sua bontà..
Alla prossima..