lunedì 30 novembre 2015

Chianti e tapas gourmet, Casale dello Sparviero in trasferta AlCortile, what else...

Torno spesso e sempre con vero piacere Al Cortile, questo angolo milanese raggiungibile percorrendo un dedalo di viuzze ciottolate, una sorta di borgo ovattato nella città. Vi ho già parlato di questo cantuccio in effetti..se nella mia infanzia il cortile era il luogo di aggregazione, tra sassolini, vasi di fiori, panchine ospitanti nonne chiacchierone e vigili sui bimbi vocianti, questo angolo di Milano mi riporta un po' con la mente a quello stato di spensieratezza giovanile. Se aggiungiamo che qui e con questo mood ho degustato uno dei miei vini preferiti, il Chianti dell'azienda Il Casale dello Sparviero e che fuori la metropoli regalava un tramonto rosato in una delle ultime serate autunnali ancora tiepide, potete capire il mio stato di euforia. 
Certo il racconto appassionato della brava proprietaria Ada Andrighetti mentre presenta la sua azienda, la sua filosofia di lavoro orientata al rispetto della natura, ad una precisa selezione dei vitigni autoctoni toscani (Sangiovese e Canaiolo), allo sforzo nel tenere bassa la resa per ettaro del vigneto, così da tutelare una ottimale simbiosi tra natura e animali del territorio, ti proiettano facilmente con l'immaginazione nei sonnolenti e pacati filari di cipressi di Castellina in Chianti, nella parte senese del Chianti Classico, dove si trova l'azienda stessa, il cui nome deriva dalla consuetudine degli sparvieri in zona di nidificare proprio qui. 



sabato 28 novembre 2015

Antipasto Gonzaghesco, una insalata di cappone ..la mia ricetta del cuore di Natale... insalata di cappone alla maniera

La mia ricetta di Natale..ora va di moda chiamarle ricette del cuore..non so se in questo caso sia corretto perché ne avrei troppe in tal senso..insomma mi sto confondendo da sola e poi finisce che l'emozione e il torrente carico di ricordi mi travolga veloce. Perché questi sapori sono tipici della mia terra e della mia infanzia, un crogiuolo di provincie confinanti che si influenzano vicendevolmente a tavola, un mescolarsi di sapori e profumi, ingerenze territoriali e storiche, favole, leggende, palazzi, merletti e cavalieri. Una ricetta molto antica, io sin da piccola la conosco come Antipasto Gonzaghesco, in quanto ricetta attribuita a Bartolomeo Stefani, cuoco alla corte dei Duchi di Mantova, i Gonzaga, intorno alla metà del 1600, nobili origini Rinascimentali dunque. Un piatto che richiede ingredienti di qualità, non particolarmente complicato all'apparenza ma riuscito solo grazie ad un perfetto incrocio di sapori. Va preparato almeno un paio di giorni prima di consumarlo così da permettere la perfetta osmosi di ogni ingrediente con l'altro.

lunedì 23 novembre 2015

Fettine di carne profumata alle erbe aromatiche e crema di cachi e balsamico..


Ingredienti di stagione per una ricetta nata per smaltire cachi in maturazione! Perché mangiare cachi? Frutto vitaminizzante e rimineralizzante, diuretico e depurativo, Ottimo antibiotico naturale, protettivo dello stomaco, coadiuvante contro stress e stanchezza. Vi basta? Se non amate consumarlo tuffando il cucchiaio nella sua polpa, provate questa crema saporita per il vostro arrosto.. Al profumo eccezionale di erbe aromatiche e aceto balsamico! Ricetta molto equilibrata come apporto calorico..pochi grassi, carne magra!


mercoledì 11 novembre 2015

Tra antiche dimore, castelli e risaie. La Lomellina

L’assurdità di avere a pochi km da casa certe meraviglie paesaggistiche ed architettoniche e non averle praticamente mai visitate..ecco questo ho provato una manciata di giorni fa mentre incedevo nella scenografica piazza Ducale di Vigevano, pronta ad immergermi nei racconti sulla famiglia Sforza che alla fine del 1400 ha voluto questo trionfale ingresso che anticipasse le ricchezze che gli ospiti avrebbero poi visto nella residenza, il Castello visconteo-sforzesco. Una piazza rettangolare con tre lati porticati dominata dalla cattedrale di Sant’Ambrogio di epoca rinascimentale ma dalla facciata barocca, che fu aggiunta per volontà di un vescovo architetto in un secondo momento al fine di renderla maggiormente simmetrica rispetto la planimetria della piazza stessa. 


La leggenda narra di una botola al centro di questa imponente piazza,

domenica 8 novembre 2015

La ciambella marmorizzata..un classico rivisitato dai miei figli

I miei bimbi adorano la torta marmorizzata. Una ciambella classica e sempre piacevole per il the, la colazione o il dopo cena. I tre monelli trovano un po' amara la parte al cacao, forse perché uso un cacao bio parecchio corposo come sapore e consistenza. Così un giorno, anche per terminare un panetto di pasta di mandorle che mi porto' una amica dalla Sicilia, ho provato a sostituire parte del latte vaccino con una parte di dolcissimo latte di mandorla preparato facendo sciogliere il panetto in acqua. In verità il risultato fu parecchio cremoso, andammo un po a occhio, ma uscì un risultato strepitoso..la loro ulteriore aggiunta finale, che loro chiamano ridendo Il tocco dello chef, furono piccoli pezzi di cioccolato da aggiungere alla parte scura di impasto una volta messo in teglia da forno. Beh, Federico 11 anni, Leonardo e Francesco gemelli di 8 anni, erano felicissimi. Cucinano spesso con me, anche il salato, cerco di fregarli nascondendo ingredienti a loro non graditi ma questa è un'altra storia....intanto la nostra ricetta..

TORTA MARMORIZZATA XXM 

3 uova intere, 2 etti di farina, 1 etto di fecola, 200 gr di zucchero, 50 gr di cacao amaro bio, 1 etto di burro sciolto, 200 gr di latte e 50 gr di latte di mandorla denso preparato facendo sciogliere a fuoco basso 50gr di pasta di mandorle e 50gr di acqua, dose da ½ kg (cremor tartaro e bicarbonato oppure bustina di lievito, 40 gr di cioccolato in piccoli pezzi.

Mescolare tutti gli ingredienti escluso il cacao. Dividere poi l’impasto in 2 parti, ad una aggiungere il cacao. Ungere uno stampo col buco e disporre l’impasto bianco sulla base quindi gettare cucchiaiate di impasto scuro distanti 1cm l'una dall'altra. Inserire pezzetti di cioccolato nelle parti scure.  Infornare a 180 gradi sino a cottura, forno ventilato, quindi lasciate intiepidire, capovolgete su un piatto, tagliate a fette e servite.



martedì 3 novembre 2015

spaghetti di grano saraceno, gamberi, zucca e zenzero...fibre, vitamine e proteine..tanto gusto che fa bene alla linea e all'organismo

Assaggio una nuova pasta presentata sul palco di Expo presso il Cluster Cereali e Tuberi. Un giovane chef, Mattia Crimea, che nonostante la giovane età e' esecutive chef del ristorante di uno storico hotel nel centro di Sondrio, originario delle zone di produzione di questa pasta, me la fa testare con vari accostamenti. Mi è piaciuta così tanto che ho provato una mia variante con alcuni ingredienti che adoro. La pasta in questione è di segale e l'ha appena lanciata sul mercato una azienda di cui vi ho già parlato, il pastificio Di Chiavenna, piccola realtà in Valtellina, pasta Il Moro, guidata dalla stessa famiglia ormai da ben cinque generazioni di cui apprezzo tanto i prodotti sani e gustosi quanto la filosofia aziendale. Nella ricetta il gusto della segale, antico cereale ricco di fibre e di proteine, si accosta a mio parere a meraviglia con il retrogusto dolce della zucca (vitamine pure) reso parzialmente piccante dalle note di zenzero, con la carne del gambero e la croccantezza appena accennata dei semi di papavero. Ricordate che questa pasta cuoce in un attimo pertanto consiglio di scolarla ben al dente e risottarla nel sughetto dei gamberi!