Torno spesso e sempre con vero piacere Al Cortile, questo angolo milanese raggiungibile percorrendo un dedalo di viuzze ciottolate, una sorta di borgo ovattato nella città. Vi ho già parlato di questo cantuccio in effetti..se nella mia infanzia il cortile era il luogo di aggregazione, tra sassolini, vasi di fiori, panchine ospitanti nonne chiacchierone e vigili sui bimbi vocianti, questo angolo di Milano mi riporta un po' con la mente a quello stato di spensieratezza giovanile. Se aggiungiamo che qui e con questo mood ho degustato uno dei miei vini preferiti, il Chianti dell'azienda Il Casale dello Sparviero e che fuori la metropoli regalava un tramonto rosato in una delle ultime serate autunnali ancora tiepide, potete capire il mio stato di euforia.
Certo il racconto appassionato della brava proprietaria Ada Andrighetti mentre presenta la sua azienda, la sua filosofia di lavoro orientata al rispetto della natura, ad una precisa selezione dei vitigni autoctoni toscani (Sangiovese e Canaiolo), allo sforzo nel tenere bassa la resa per ettaro del vigneto, così da tutelare una ottimale simbiosi tra natura e animali del territorio, ti proiettano facilmente con l'immaginazione nei sonnolenti e pacati filari di cipressi di Castellina in Chianti, nella parte senese del Chianti Classico, dove si trova l'azienda stessa, il cui nome deriva dalla consuetudine degli sparvieri in zona di nidificare proprio qui.