martedì 12 dicembre 2017

Alla scoperta della cucina Andina..ristorante Don Juanito a Milano


Solitamente al rientro da un viaggio siamo portati a voler rivivere certe emozioni sensoriali che ci riportano nostalgici a quanto appena terminato…almeno per me è cosi e solitamente io ricerco i sapori, gli accostamenti e i profumi dei piatti appena assaggiati. Non sono mai stata sulle Ande purtroppo, vastissima zona montuosa che investe un’ampio territorio del Sudamerica, affascinante e colorato continente, che va dal Peru’al Cile e all’Argentina, stati tanto culturalmente diversi quanto accomunati nell’utilizzo in cucina di alcuni ingredienti.

Cosi in un Milano gelida e battuta da cristalli di pioggia ghiacciata ho varcato la soglia di un ristorante Andino che mi ha riscaldato l’animo, il Don Juanito. Ormai la capitale meneghina offre un ventaglio ampissimo di proposte culinarie internazionali piu’ o meno adattate al nostro palato ed è davvero possibile compiere un giro del mondo mangereccio  all’ombra della Madonnina.

Il Don Juanito, nato come tavola calda alcuni anni fa, ha voluto e saputo perfettamente crescere ed è ora, complice una sapiente ristrutturazione e la presenza del giovane chef peruviano Alex Huayaney, originario  della zona montuosa di Ancash, che intreccia ai fornelli le personali numerose  esperienze avute tra l’Argentina e il suo paese, un ristorante che ti coccola con piatti d’autore.


mercoledì 6 dicembre 2017

Focaccia con farina di riso nero integrale Artemide

Ciao! qualche tempo fa ho assaggiato una focaccia, come sapete uno dei miei cibi prediletti che peraltro preparo quasi giornalmente per la mia tribu' di figli maschi sempre affamati e i loro amici in visita, dal colore violaceo...leggerissima e altamente digeribile....antirughe e ricca di sali minerali e di antiossidanti ..era preparata con la farina ottenuta dal riso nero...comunemente conosciuto come riso Venere e Artemide, due varieta' leggermente diverse di cui vi ho ampiamente raccontato in passato in altri posts...
Era talmente saporita e particolare, anche suvvia per il colore accattivante, che ho deciso di riproporla...premetto che la farina di riso nero integrale è priva di glutine ma io ho aggiunto della farina zero pertanto la mia ricetta non è per celiaci...l'utilizzo della sola farina di riso richiederebbe molti più liquidi rispetto a quelli da me utilizzati per unire gli ingredienti...

venerdì 20 ottobre 2017

In Vespa tra storia e leggende alla scoperta della città di Pavia...

Aggiungere dettagli curiosi ed aneddoti ad una spiegazione storica permette all'utente di memorizzare al meglio quanto gli viene spiegato. Ne sono convinta. Lo verifico sovente con i miei bambini e soprattutto l'ho testato su me stessa proprio recentemente in occasione di una visita guidata in giro per la città dove ormai vivo da più di dieci anni, Pavia, che mi ha permesso di scoprirne scorci e curiosità a me sconosciuti. Mea culpa. L'ho vista con occhi nuovi. Mattoni innanzi i quali ho transitato decine di volte si sono improvvisamente animati in epoche lontane, dense di leggende e toni fiabeschi. Ancora oggi potrei raccontarvi quanto ho appreso..senza ripassare i miei appunti. Se poi aggiungi che la favola ti viene raccontata mentre respiri la città e la ammiri a 360 gradi a bordo di una Vespa 125 di colore blu bacio Perugina super chic (ma può essere anche gialla o verde o rossa a seconda del giro prescelto), mentre un autunno timido colora di magico arcobaleno il foliage e l'aria è ancora tiepida, da Ivan Fowler, un australiano doc già cantante lirico che a tratti ti delizia con qualche versetto musicato nonché scrittore di un romanzo ambientato sulle colline pavesi, io ritengo che gli ingredienti per una riuscita ottima del progetto ci siano tutti... Ivan è uno dei soci di I viaggi di Tels e quindi anche di Vacanze Pavesi, mente organizzativa dei Tours in Vespa e di innumerevoli tappe culturali italiane da visitare con la modalità dello history telling, una formula davvero interessante! ...beh ovviamente la partenza prevede una colazione profumata di paste e caffè in una nicchia amena dove soffermarsi senza fretta, presso Il Girasole di Travaco, ai bordi di Pavia.

martedì 27 giugno 2017

Tuttofood 2017.. Una settimana densa di appuntamenti in una Milano capitale del mondo food...

Appena conclusa una vera maratona meneghina tutta da mangiare, la città si conferma un vero importante punto di riferimento per il mondo food..un tourbillon di eventi ai quattro poli della Milano non più da bere ma da mangiare, purtroppo spesso in contemporanea, che si sono susseguiti per dieci giorni gourmet. La Milano week and food ha registrato il tutto esaurito tra cooking show, assaggi, degustazioni, conferenze, flash mob come quello della scuola della Cucina Italiana in piazza Cadorna, Taste of Milano con la cucina stellata alla portata di tutti, corsi e laboratori per grandi e piccini sino alla edizione 2017 di Tutto Food e ad una conferenza tenuta da Barack Obama sul tema nutrizione e sprechi. Presenze numerosissime e interesse fortissimo hanno consacrato Milano la capitale internazionale non solo del design ma ora anche del food. Chapeau a chi ci crede da tempo ed ha investito su questa linea. La Milano Food city e' una realtà.

Evento trainante da varie edizioni e' stato Tuttofood2017, presso la fiera di Rho, una vetrina appetitosa per tante aziende serie che fanno del Made in Italy un vero orgoglio. Magari piccole aziende a conduzione familiare o quasi che meritano invece la possibilità di affacciarsi a mercati internazionali ove proporre i loro prodotti e la qualità unica della nostra penisola: questo soprattutto è Tuttofood dal mio punto di vista. Ho assistito personalmente all' affollamento presso vari stands visitati di buyers provenienti da tanti paesi, desiderosi di avere notizie sui prodotti e sui metodi di lavorazione piuttosto che ovviamente di assaggiare. Un crocevia impressionante...grazie ad una formula che si evolve a ogni edizione aggiungendo nuovi settori, nuove proposte, focalizzandosi sui segmenti e target a maggiore crescita e aggregando competenze specialistiche da tutto il mondo agroalimentare. 
 

Tanti appuntamenti specializzati sotto lo stesso tetto, ben 180mila mq di superficie per accogliere oltre agli espositori anche una fitta agenda di eventi mirati alla divulgazione della ricerca sull'alimentazione (spazio Nutrizione), che assurge appieno al suo ruolo anche medico curativo. 
E ancora la partnership con Seeds&Chips che porta in fiera il Global Food Innovation Summit e ci presenta una schiera interessante di start-ups, aziende, università e istituzioni protagoniste della rivoluzione agrifoodtech 4.0, oltre che di contenuti di conoscenza di alto livello. A Seeds&Chips l’ospite d’onore è Barak Obama, 44° Presidente degli Stati Uniti d’America.

Nuove aree dedicate alla frutta e verdura e a prodotti innovativi ad esse legati. Accordi con le catene più importanti della grande distribuzione che si fa sempre più portavoce di tempi legati alla alimentazione e che spinge una costante collaborazione appunto tra produttore e distributore finale che si fa portavoce di rinnovate esigenze alimentari e di packaging da parte dei consumatori. 

La mia prima impressione è di una notevole presenza di aziende impegnate seriamente a trasferire in un cibo relativamente di massa degli ingredienti di qualità ...il junk food io non l'ho visto..anche prodotti che possono far storcere il naso ad alcuni puristi del sano, bio, fattori casa etc, si sono presentati con una nuova veste...la merendina per i bimbi contiene olio extravergine e farine meno raffinate magari mescolate con altri cereali nobili, l'agricoltura biologica offre ad esempio un riso nettamente superiore come gusto e tenuta di cottura, o ancora tanti semi e legumi così preziosi per tenere a bada la glicemia e per fornire elementi nutrizionali preziosi anche per coloro i quali per scelta personale o per effettivi problemi allergici non possono cibarsi di alcuni prodotti.
Ho apprezzato personalmente lo spazio dedicato ad un vanto della nostra terra ovvero l'olio extravergine di oliva che va assolutamente tutelato dell'invasione di etichette di dubbia provenienza. I nostri produttori me ne fanno degustare di eccellenti e io che amo anche il lato estetico ovviamente passo dai ragazzi di Muraglia per ammirare la nuova collezione di orci dipinti a mano a tema pesci colorati e i nuovi olii aromatizzati sedano, zenzero, limone e peperoncino che vanno ad affiancare le linee più tradizionali monocultivar più o meno intense ( www.muraglia.com) ..due taralli ai semi di finocchio ed un bicchiere di vino prima di passare da Petti mentre inizia lo showcooking dello chef Max Mariola che delizia il pubblico con una ricetta a base della profumata salsa di pomodori 100%toscani..
Giusto per rimanere in tema di salsa di pomodoro anzi degli amati pomodorini pachino ecco che allo stand Agromonte la bottiglia di passata diventa super fashion, vestita di pizzi e trine che ricordano i tipici ricami siciliani.. E davanti ad una Fiat 500 addobbata come per una processione nella assolata Sicilia mi presentano il nuovo packaging e le nuove salse al basilico, al peperoncino sempre con i preziosi sugosi pomodorini! ..storie di piccole aziende che riescono ad imporsi sul mercato grazie a dedizione, innovazione e bontà..dal profondo Sud portano sapori e tradizione ovunque..
Rosso pomodoro che mi fa venire voglia di bianco mozzarella..di quelle che tagli e sprigionano profumo di latte ...quante ne ho assaggiate a tutto food...saporite e pastose, come quelle di 
e del Caseificio Giordano che abitualmente compro essendo per me praticamente a km zero, ve ne ho parlato in precedenti posts...
per restare in tema mi fanno assaggiare una pizza croccante il cui impasto ha la firma delle amate farine Varvello, ricche di preziose fibre solubili e a basso indice glicemico.
In tema di farine ho davvero apprezzato l'impegno nella ricerca e utilizzo di grani nobili, sani, con ridotto impatto sulla glicemia e magari gluten free e bio.
Farine che curano...Il Molino Filippini mi ha piacevolmente stupito per la passione e la professionalità, azienda di Teglio in Valtellina, che cura ogni minimo dettaglio nella scelta di materie prime genuine, nella continua innovazione dei processi produttivi, nel controllo qualità e nel loro utilizzo in una svariata proposta commerciale,  che spazia da farine con e senza glutine, preparate con diversi tipi di cereali, alla pasta di grano saraceno bio, ai legumi bio e alle farine realizzate con gli stessi..sino alle proposte di cereali per la colazione..una di quelle aziende italiane che meritano di essere menzionate per come lavorano e anche per come ti accolgono allo stand col sorriso, la dedizione e la gentilezza, per nulla scontate altrove..

Una miriade di pasta per rimanere in tema cereali..compresa quella originalissima al caffè proposta dalla azienda in collaborazione con Kimbo..ah l'inventiva partenopea e' unica!! I primi a offrire sul mercato due eccellenze del loro territorio in questo piacevole connubio, la storica professionalità del pastificio che opera da tre generazioni in questo settore e ha riconoscimento IGP, 150 formati diversi di pasta e ben 24 brevetti tra cui una originalissima forma a pentolino che può essere utilizzata come recipiente per un finger food, e il rinomato caffè Kimbo qui utilizzato dopo essere stato tostato e polverizzato. 
Rimanere folgorati dalla quantità di aziende che producono riso..si può! Ma ne ho conosciuto uno che ancora non avevo provato, il Nerone, un riso nero dal Chicco più grande e che non si apre in cottura, ha una maggiore durata una volta cotto e ovviamente è bio..me lo propone l'azienda familiare Cascina Belvedere di Vercelli, che comunque offre numerose qualità di riso e lo esporta in ben 36 paesi nel mondo..
Ancora farine...pizza!!!


Potrei proseguire all'infinito..alla prossima!
www.tuttofood.it
www.agromonte.it
www.molinofilippini.com
www.lafabbricadellapasta.it
www.caseificiogiordano.it
www.farinevarvello.com
www.frantoiomuraglia.it
www.ilpomodoropetti.com
www.biscottificiorossi.it
www.cascinabelvedere.com


domenica 4 giugno 2017

Frutta d'estate nella merenda o colazione..muffins con farina di riso e ciliegie di Vignola

Ho già scritto una ricetta per preparare i muffins su questo blog. Quella che sto postando ora è davvero simile. Qualche giorno fa aspettavo amici per un giro in bicicletta insieme con bimbi al seguito e mi sono resa conto di non avere una merenda da offrire. Domenica pomeriggio alle due...apro il frigo e niente burro, solo un uovo..niente farina in dispensa, lo so pare assurdo a casa mia, sempre ricolma di cibo ma dovevo fare la spesa quella mattina e un inconveniente me lo aveva impedito..mi sovviene che devo avere ancora una confezione di farina di riso Riso Buono che mi rimaneva dalla recente visita alla riseria La Mondina a Casalbeltrame, di cui ho già raccontato, e un po' di semola rimacinata..delle ciliegie succosissime di Vignola, e il guizzo della sperimentazione..in fondo bastava aumentare la dose di liquidi dato che le farine poco o per nulla glutiniche altrimenti non si riescono a lavorare facilmente..ne parlavo proprio pochi giorni prima con il pastry chef Pier Zuccalla del Biscottificio Rossi presso il loro stand di Tuttofood, sempre sorridente nel dispensare consigli culinari, oltre che la mente inventrice dei biscotti e dei dolci che si possono degustare ed acquistare presso il Biscottificio stesso e che sono a base di svariate tipologie di farine di Riso Buono. Ho sfornato 20 muffins per 6 persone e dopo pochi minuti erano terminati...presumo siamo stati apprezzati. Avevo anche alcune gocce di cioccolato e le ho aggiunte prima di infornare.

Muffins con farina di riso Riso Buono, ciliegie e gocce di cioccolato..

120 gr di farina di riso Riso Buono, 80 gr di farina di semola rimacinata , 250 gr di latte, 120 gr di ciliegie snocciolate, 50 gr di gocce di cioccolato, 120 gr di zucchero di canna, 70 gr di olio di mais o di riso, lievito chimico una bustina, un uovo.

Setacciate le due farine con il lievito e amalgamatevi lo zucchero. Battete l’uovo in una terrina. Aggiungeteci l'olio. Unite, mescolando bene, alla farina e zucchero quindi versate poco alla volta il latte. Tagliate a pezzi le ciliegie avendo cura di conservare il succo che si verrà a creare durante tale operazione. Aggiungete all'impasto le ciliegie e il loro succo. Distribuite il composto negli stampini al silicone oppure nei pirottini di carta per muffins.
Aggiungete qualche goccia di cioccolato in ogni pirottino. Coprite a piacere con una spolverata di zucchero di canna e infornate a 180°C, facendo cuocere per circa 20 minuti finché i muffin saranno gonfi e dorati. Fate riposare per 5 minuti prima di sfornarli.

mercoledì 17 maggio 2017

Crostata con verdure primaverili


Cerco sempre di mettere nel piatto ingredienti di stagione. Ecco allora le verdure primaverili, belle colorate e ricche di vitamine, saporite. Asparagi croccanti, vegetali che pensate comparivano già sulle tavole egizie e Romane, amati da appassionati d’arte quindi dipinti in svariati periodi pittorici, e, ovviamente dai cuochi del mondo intero. Sono composti per il 90% da acqua, sono ipocalorici (24 kcal/100 gr), e diuretici, pertanto molto utilizzati nelle diete. Definiti spazzini vegetali, ricchi di fibre, di vitamine, del prezioso acido folico ( anche se ho notato che i bimbi nella pancia della mamma spesso non apprezzano quel sapore...), ricchi di antiossidanti preziosi nel contrastare l'invecchiamento cutaneo, anti radicali liberi e anti tumore..mi fermo qui per non tediarvi ma avrete capito quanto siano eccezionali..pur se sovente non particolarmente prediletti per quel sapore forte..
Che in questa ricetta andiamo ad addolcire con delle carotine, delle patate e dei cipollotti freschissimi che io adoro..
Il formaggio primosale e' davvero leggero, quasi insapore se non abbinato ad altro ma a me piace forse proprio per questo. Io trovo questa crostata ripiena davvero versatile..potete sostituire alcune verdure con altre..magari aggiungere delle fave..liberate la fantasia.

Crostata di verdure primaverili

Ingredienti per 8 persone:
Ripieno: 400 gr di asparagi, 200 gr di carotine, 200gr di patate rosse, 300 gr di formaggio primosale, 2 cipollotti, 1 grosso porro, brodo vegetale, pangrattato, zucchero, olio evo, sale, pepe.

Pasta: 300-320 gr di farina tipo 1, 90 gr di olio evo , 20 gr di zucchero, 2 uova, sale, burro e farina per stampo e spianatoia.

Iniziate preparando la pasta, anche la sera prima volendo. Versate la farina sulla spianatoia, fate la fontana ovvero un buco al centro, aggiungete lo zucchero, l'olio, due tuorli, un pizzico di sale e circa 80 gr di acqua tiepida. Lavorate rapidamente con le mani e non appena l'impasto sarà abbastanza omogeneo, copritelo con una pellicola trasparente e tenetelo in frigo per alcune ore. Pulite e lavate gli asparagi, indi tagliateli a pezzetti di 3 cm.
Cuoceteli con un poco di brodo vegetale, appena si asciuga aggiungete olio evo per farli rosolare quindi toglieteli dal fuoco. Bastano davvero pochi minuti. Mondate il porro  e i cipollotti e tritateli finemente al coltello, quindi fateli appassire con un dito di brodo vegetale e metteteli da parte. Fate la stessa operazione con le carote pulite e le patate affettate finemente. Le verdure non vanno fatte cuocere completamente!!
Ora riunite cipollotti, porro, carote e patate e fate rosolare in olio evo così da conferire un minimo di croccantezza. Insaporite con sale e pepe, volendo con erbe aromatiche fresche che poi potrete togliere. Imburrate uno stampo ovale da crostata (oppure uno rotondo, diametro 24 cm). Sulla spianatoia infarinata stendete circa metà della pasta tenendo uno spessore di pochi mm, poi con essa foderate completamente lo stampo. Cospargete il fondo della pasta, bucherellata con i rebbi di una forchetta, con due cucchiaiate di pangrattato, distribuitevi gli asparagi, coprite con il primosale tagliato a fettine, poi sistematevi il resto delle verdure. Ora stendete la pasta rimasta e appoggiatela sulla preparazione. Passate il mattarello sullo stampo premendo bene in modo da tagliare la pasta eccedente e da sigillare le due sfoglie, la parte sottostante sarà più abbondante così da facilitare l'operazione. Aiutatevi comunque con una forchetta per sigillare al meglio. Con i ritagli formate dei decori a piacere e applicateli sulla superficie, pennellate con uovo sbattuto  e cuocete in forno caldo a 200°C per circa 40 minuti. Lasciate raffreddare un poco prima di servire.

mercoledì 10 maggio 2017

Biscotti morbidi al profumo di arancia, mandorla e zafferano Zaffy

Quando ho deciso di candidarmi per la partecipazione a questo contest ideato da  Fuudly, http://www.fuudly.com/magazine/contest-cucinaconzaffy-2, #cucinaconzaffy, il social network sul mondo food, in collaborazione con lo zafferano Zaffy, storico marchio tutto orgogliosamente italiano che produce e commercializza questo prezioso fiore e spezia, ho cominciato a pensare a qualcosa che non fosse già stato riproposto precedentemente..accostamenti possibilmente inediti..chissà se ci sono riuscita. A me il risultato finale è personalmente piaciuto. L'utilizzo della farina di farro ha dato una ruvidità al palato che e' stata apprezzata. Il profumo di questi preziosi stimmi riesce davvero a conferire la sua identità anche se combinato con altri sapori..così, dato che avevo in frigo l'ultimo, ahimè, panetto di pasta di mandorle acquistata nella amata Sicilia, il mio pensiero è stato di provare a riportare i sapori e i profumi di alcuni ingredienti che mi rimandano a quel magico luogo e che ho pensato di abbinare allo zafferano. Sono nati questi biscotti che mescolano desiderio di vacanza, ricordi e i profumi di arancia, mandorla, cioccolato fondente e ovviamente zafferano, amata preziosa spezia dorata, vanto nazionale, ricca di minerali, vitamine e antiossidanti..usato pure come antidepressivo! Può apparire un paradosso che io prediliga il salato e abbia pensato ad una ricetta dolce con un ingrediente che solitamente utilizzo in preparazioni salate ma da tempo pensavo ad un suo impiego in pasticceria..chissà !! 



mercoledì 26 aprile 2017

Artigianalità e lusso ..la nuova collezione AI17/18 dello storico marchio di cappelli Doria 1905 presentata nello store Campomarzio70 aMilano

Un connubio davvero di nicchia, artigianalita' e lusso, quello di Doria 1905 e Campomarzio 70..una location che profuma di brands di altissimo livello conosciuti dai veri appassionati di profumeria artistica, e di prodotti tailored made, piccole produzioni o addirittura limited editions per pochi fortunati appassionati.
Sono brands internazionali emblematici della eccellenza profumiera come Kilian, Cire Trudon che serviva Versailles e la sfavillante nobiltà di Notre Dame già dal 1643, o Von Eusersdorff antichi commercianti di spezie nel mercato delle fragranze da 500 anni...e mentre la mia fervida immaginazione mi riporta alle descrizioni così ricamate di particolari delle tragiche pagine de Il Profumo di Suskind apro gli occhi e mi trovo invece proprio nel cuore di una Milano silenziosa e appartata dove oltre alle preziose ampolle posso ammirare i nuovi modelli della collezione AI2017/18 Doria 1905, storico marchio che nasce a Maglie (Lecce) nel lontano 1905 da un piccolo laboratorio sartoriale nel centro cittadino, specializzato nella produzione di berretti e abbigliamento di proprietà della famiglia Doria che ancora oggi, presso lo stabilimento di Corigliano d'Otranto realizza vere opere d'arte e fa del lavoro minuzioso delle proprie sarte il proprio cavallo di battaglia, per offrire al cliente una esclusività e eleganza tutta italiana.
La collezione Doria 1905 Primavera-Estate 2017 viaggiava su una immaginaria traiettoria dalle terre del Salento verso i mari del sud raccontandone le mete attraverso tessuti, tecniche di lavorazione e colori, passando dal candore delle terre salentine che danno vita al bianco dei Panama, alla palette dei toni più freddi del blu cielo e del turchese mare delle classiche coppole, ai toni che riportano a foreste ed esotici fiori colorati visibili nei copricapi in rafia, sino alle calde tinte della terra, ocra e cacao per l'approdo del lungo viaggio caratterizzanti i cappelli ad ala larga per proteggersi dai raggi solari con lo sguardo al blu degli abissi..che meravigliosi giochi cromatici, affiancati da altrettanti incroci di filati, si tratti di lino tinto nel te' o di nastri tinti nel caffè..moda che incontra il food in un connubio vincente.

giovedì 30 marzo 2017

Un pesto di pomodori secchi per dei rocher salati...torna il caldo egli aperitivi in terrazza

Immagina il sole accecante della amata Sicilia..una gita per rivedere l'incantevole Selinunte che mai stanca di stupire..e incroci in un piccolo paese in provincia di Trapani, Santa Ninfa, una azienda agricola che produce ottimo olio extravergine di oliva, cultivar Nocellara del Belice. Distese di olivi in mezzo a viti, qui si produce anche ottimo vino, spaziano a pochi km dal mare. Come ormai molti di voi sanno, torno dai miei viaggi se pur brevi nel sud della penisola carica di prodotti locali. I gentili proprietari scoprendo che sono amante ossessiva dei pomodori secchi, semi secchi e del pate' appunto ottenuto da questo prodotto..ah dimenticavo non mangio pomodori freschi o quasi perché mi pizzicano in bocca ma quelli secchi li metto ovunque, mi fanno assaggiare un pezzo di pane con il loro pestato di pomodori secchi e olio extravergine di oliva. L'ho trovato saporito, intenso e profumato e mi piaciuto così tanto che ho deciso di utilizzarlo per creare gli sfiziosi rocher con ricotta, caprino e paté appunto..ospiti improvvisi e nulla o quasi di pronto..le bollicine al fresco non mancano mai ma cosa accompagnare alla focaccia per l'aperitivo? E da lì e' nata l'idea. Semplicissima proprio..il problema è che quando ne apro un vasetto lo termino con il cucchiaio in poco tempo, tipo come le persone fanno solitamente con la crema di nocciole e cioccolato per intenderci! 

lunedì 20 marzo 2017

Identita Golose 2017a Milano.. Il viaggio. Ecco come lo interpretanochefs ed aziende. Il mio racconto.



Se il tema del Viaggio, inteso in maniera ampia come libertà di pensiero ed espressione, come veicolo di integrazione e spinta alla tolleranza trasversale, ha colorato le sale dell'ultima edizione di Identita Golose, conclusa da alcuni giorni, ed è stato il filo conduttore che ha influenzato gli interventi dei numerosi chefs che hanno calcato il palco delle varie sale e degli stands di alcuni espositori presenti all'evento, il mio personale approfondimento quest'anno è stato proiettato ai giovani, in un personale iter nella memoria di viaggi risalenti a qualche anno fa, spiccatamente intrisi per me di emozioni. Un programma come sempre incalzante che nel corso dei tre giorni di lavori congressuali ha toccato sezioni tematiche come Identità di Formaggio, Identità di Gelato, Identità Naturali, Identità di Champagne, Identità di Pasta, Identità di Montagna, Identità di Mare, Identità di Pizza e, oltre ai soliti noti Iginio Massari, Massimo Bottura, Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Enrico Crippa, Niko Romito, Davide Oldani solo per citarne alcuni, chefs provenienti da ben 12 nazioni, un totale di 98 lezioni sui tre palchi del congresso e oltre 100 chef relatori.


In attesa di una finale di Masterchef caratterizzata da una età media dei finalisti davvero bassa, io ho voluto incontrare alcuni giovani chefs che a dispetto dell'età sono già nomi importanti nel panorama culinario italiano. Io, viaggiatrice golosa e curiosa, a volte mentalmente rigida nei miei assaggi e negli azzardi ai fornelli, ho cercato di leggere oltre gli interventi per comprendere la molla che spinge uno chef alla commistione di culture, ingredienti, sapori e metodi di cottura..

lunedì 13 febbraio 2017

I calamari ripieni a modo mio.....con il curry e con i miei adorati pomodori secchi

Consapevole che sui libri di cucina, riviste e siti dedicati esistano decine di versioni di ricette di calamari ripieni, mi accingo a pubblicare anche una di quelle che preparo solitamente. Che sicuramente sarà simile a molte altre ma che a me piace particolarmente. Un mix di profumi, sapori e consistenze che in verità si presenta sovente diverso dalla preparazione precedente, magari anche solo per un dettaglio o per la qualità della materia prima che scelgo freschissima ma che appunto può essere differente. Il vero motivo per cui mi appresto a scrivere i passaggi necessari per la realizzazione di questo piatto è da ricondursi al fatto che spesso, quando amici e amici di amici lo assaggiano, mi chiedono la ricetta. Ora, trovandola direttamente on line non dovrò più scriverla via Whatsup o via mail...ahahah

giovedì 26 gennaio 2017

Mini quiches con lenticchie e cotechino...idea per un aperitivo e un modo di riciclare gli avanzi


Le feste sono terminate e chissà quanti di voi avranno ancora in casa un cotechino che non hanno consumato..ecco una ricetta che realizzo sovente sia per riciclare i resti dei classici cenoni del periodo natalizio sia perché trovo sia carina per un antipasto o aperitivo invernale. Io consumo lenticchie tutto l'anno. Sono un alimento sempre disponibile e completo, ricco di vitamine, sali minerali, ferro, zinco e proteine. E non sono calorica mente importanti!! Amo quelle piccole, provenienti dal centro Italia in particolare da Castelluccio di Norcia (hanno anche l'IGP) e Colfiorito, in parte quindi dalle zone duramente colpite dai recenti disastri naturali. Un motivo in più per acquistarle ed aiutare quelle terre. Per questa ricetta scelgo le monoporzioni in quanto perfette come finger food e più eleganti..