giovedì 25 febbraio 2016

Salon du chocolat 2016 a Milano, una tre giorni degustando il cibo degli dei.


A pochi giorni dalla settimana della moda a Milano, le passerelle si tingono di sfumature cacao. Sfilano capi sapientemente forgiati tutti da gustare non solo con gli occhi ma anche con l'olfatto e il palato in un viaggio multisensoriale che ci proietta nel mondo incantato e magico del cioccolato. Sono pezzi unici, tutti di cioccolato della migliore qualità. Eccomi a raccontarvi la mia full immersion di 48 ore al Salon du Chocolat di Milano 2016, prima edizione italiana sull'onda di altre capitali internazionali come Parigi, Londra, Mosca...
Qui mi sono sacrificata assaggiando una quantità folle di cioccolatini, creme, praline raffinate, e svariate interpretazioni gourmet dolci e salate con base il pregiato cibo degli dei.
Dove oltre agli abiti creati dai giovani stilisti della NABA-Nuova Accademia di Belle Arti Milano, indossati da donne bellissime hanno sfilato anche famosi chefs, i migliori pasticceri e cioccolatieri, il campione del mondo di pasticceria e il suo maestro, volti noti del grande schermo e ovviamente loro, i maestri cioccolatieri italiani, le case più famose della penisola. Davide Comaschi (vincitore del World Chocolate Masters di Parigi 2013), Giancarlo Cortinovis, Alessandro Dalmasso, Denis Dianin, Francesco Elmi, Fabrizio Galla, Gianluca Mannori, Pasquale Marigliano, Roberto Rinaldini e Alessandro Servida, Maurizio Colenghi ( foto sotto del suo cuore di cioccolato e lampone e del suo fondente tropicale, buonissimo!) Alessandro Servida, Marcello Ferrarini, Andrea Lavezzari, Sarà Preceruti, Andrea Provenzani, i maestri di AMPI, capitanati da Iginio Massari e da Gino Fabbri, e molti altri ancora...avranno un ruolo importante e spettacolare in quanto protagonisti di esibizioni, showcooking e masterclass.


Il dolce di Colenghi

Un palinsesto davvero notevole..c'è solo l'imbarazzo della scelta. Non avendo il dono dell'ubiquita' mi rassegno a fare delle scelte, dettate dalle code e dalle amiche incontrate in verità! Peccato non aver portato con me i miei figli...infatti Kikolle Lab ha organizzato laboratori a tema e intrattenimento in un’ambientazione ispirata al celebre mondo di Willy Wonka nella sua Fabbrica del cioccolato, i miei figli sarebbero impazziti! 

Avendo incontrato Davide Comaschi in un momento di relax l'ho blindato per una foto e un paio di domande, in attesa del suo intervento a quattro mani con il suo maestro Iginio Massari. Lui, Davide, una passione iniziata grazie alla mamma già all'età di 13 anni, trasmette le emozioni con il cioccolato, e grazie a questo amore per la materia, con umiltà e dedizione, come ci racconta Massari, ha smantellato il dominio mondiale francese e giapponese vincendo il concorso di Parigi con la sua pralina al cioccolato 70%, ganache frutto della passione e caramello avvolta in un pralinato di mandorle e nocciole caramellate..un sogno.


Sensorialita', abbandono, relax e 60 secondi da regalare a se stessi degustando un Lindor preparato al momento, alla temperatura ottimale che ne esalta la duplice consistenza, guscio e ripieno morbido è il claim dell'azienda produttrice delle note sfere, la Lindt.

Ma il mio lungo viaggio in stile Alice nel paese del cioccolato continua con amarene, fico, ciliegia, mandarino, pesca...tutti infusi nel liquore e ricoperti di cioccolato, vincitori di numerosi premi ( uno anche in questa occasione) ..direttamente dalla Puglia ecco Maglio che mi proietta già alla Pasqua colorata delle sue uova al cioccolato, proposte anche in formato mignon per un peccato di gola non troppo grave!!
Il cioccolato è comunque ricco di antiossidanti, ben 3 volte quelli dei mirtilli, oltre che di magnesio, fosforo e potassio..insomma i principi della dieta mediterranea all in one, soprattutto se aziende come Venchi e Amedei aggiungono alle loro creme spalmabili l'olio extravergine di oliva oltre a nocciole del Piemonte igp..ingredienti naturali che fanno prodotti eccellenti. Cioccolato bio, controllo della tostatura e della fermentazione, utilizzo anche in cucina grazie alla presenza di burro di cacao puro, grasso che non teme elevati punti di fumo, e magari accostamenti arditi tipo cioccolato bianco con sali di Trapani, nocciole e pistacchi perfetto con un champenoise..eccomi da Venchi.
Per passare ad assaggiare poi i cioccolatini del brand di lusso del cioccolato che ha una donna, Cecilia Tesseri, la prima al mondo, come maître cholatier ..alla ricerca del cioccolato perfetto. Scatoline colme di preziose praline che hanno conquistato soprattutto mercati di elevato standing come Giappone, Londra e gli States..
La costante ricerca di packaging extra lusso e molto chic pare il filo conduttore di altre case..oltre ad offrirmi un criollo 100% che viene coltivato solo per lo 0,001% dell'intero raccolto mondiale al fine di salvaguardare la biodiversità del cacao, da Domori, sono circondata da confezioni dorate che paiono racchiudere preziose creme di bellezza invece che cioccolato.
Domori organizza, in collaborazione con Gobino, corsi per sommelier del cioccolato presso l'Istituto Internazionale Chocolier se vi interessa! Le sue piantagioni sono localizzate soprattutto in Venezuela e le fave di cacao, ingrediente primo ed unico del cioccolato Domori senza aggiunta di zuccheri od altro e da qui ecco l'incredibile rotondità di gusto, vengono selezionate in stabilimento una ad una. 
La passione per il cioccolato di Tancredi Alemagna, patrono di T'A Milano, risale alla tenera età, quando da piccolo vendeva per gioco per le vie di Cortina dei cioccolatini. Da qui l'idea imprenditoriale delle loro mini tavolette da 30 gr, un formato atipico ma di successo per le loro praline tripudio di gusti e piacere e morbidi ripieni, che gli è valso l' Oscar packaging 2008 .
Posso non assaggiare Gobino e il suo gianduia? O non fermarmi dal gentile Pasquale Marigliano, che mi addolcisce lo spirito con i suoi soffi al cioccolato fondente poi premiati e la capresina morbida caco extra brut 100% direttamente da Napoli? Tutti nomi che in questa edizione del salon du chocolat hanno ricevuto i premi Tavoletta d’Oro 2016, con cui Compagnia del Cioccolato premia i produttori italiani che maggiormente si sono distinti per la qualità e le eccellenze dei cioccolati in svariate categorie. 


Compagnia del cioccolato, associazione no profit, raccoglie un gruppo di appassionati, totalmente indipendenti, che organizza corsi, master, degustazioni oltre alla selezione dei migliori cioccolatieri e cioccolati da premiare. L'Italia può contare su una presenza di ben 6 nomi tra i primi 10 a livello mondiale. Peccato che spesso alcuni non manifestino il giusto spirito imprenditoriale per avere una diffusione sempre più capillare ed essere accessibili anche a piccole pasticcerie! 

Una chiacchierata con Sonia Peronaci prima della sua esibizione insieme a Perugina per creare un cuore dolce per San Valentino, uno show cooking di Montersino, quello di Marcello Ferrarini che con le fave di cacao crea un piatto delizioso senza glutine, con una tartare di gamberi, profumi di spezie, cachi. Un altro assaggio salato dalla brava Preceruti che cucina un baby peperone ripieno di soffice mousse al cioccolato e un gelato al latte di capra.
Per passare alla presentazione da parte della brava Carla Icardi dell'ultimo libro di un Cracco acclamato dalle folle, soprattutto femminili, come fosse un attore di Hollywood, mentre insiste sulla necessità di fare squadra in cucina, di essere sempre curiosi e partire dalla basi fondamentali, e ridendo nota come i giovani di ieri volevano diventare tutti calciatori nella vita mentre quelli di oggi sognano il cappello da chef!!
E ancora degustazioni a tema, interventi di giornalisti del settore..una tre giorni di vero successo se consideriamo una affluenza di circa 20mila persone. Gli italiani, che consumano in media 4 chilogrammi di tavolette all’anno (la metà rispetto alla dieta dei Paesi europei) hanno apprezzato, almeno quelli che si trovavano in zona! Il cioccolato in Italia conta un giro d'affari da 3 miliardi di dollari, le esportazioni crescono e si stabilizzano intorno ai 665 milioni di euro e il consumatore predilige la qualità della materia rispetto alla quantità. L'oro nero viene contrattato sui mercati e su di lui si scommette e si specula. Io continuo ad assaggiare..alla prossima.

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