mercoledì 2 novembre 2016

Il giro d'Italia, enogastronomico, in 24 ore...a Milano Golosaovviamente..tre giorni di degustazioni, assaggi e presentazioni

Ogni fine lascia sempre una patina di rammarico. A me capita regolarmente con le manifestazioni gastronomiche cui arrivo, sempre trafelata ovvio, armata di blocco appunti con lista stile ingegnere che non sono di tutto quello che voglio assaggiare, conoscere o approfondire. Non ci riesco mai. Il fato, incarnato nella mia capacità di chiacchierare anche con i muri, mi porta a spuntare ben poco di quella lista ...l'ultima edizione di Milano Golosa, manifestazione gastronomica creata da Davide Paolini tenutasi dal 15 al 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio di Milano, non ha fatto eccezione. 
Premetto che l'ho apprezzata. Ho conosciuto piccole realtà aziendali, quasi veri artigiani, che a dispetto appunto delle dimensioni delle loro aziende magari dislocate in zone semi sconosciute della nostra bella penisola, guardano avanti e puntano a diffondere il loro credo in termini di purezza in cucina, il tema appunto di questa edizione, a macchia d'olio. Senza confini territoriali.
Rifiutare qualcuno degli assaggi offerti dagli espositori artigiani presenti e' stata una impresa..ma mi sono imposta alcune scelte. Il mio tour tour enogastronomico della penisola ha comunque percorso pressoché ogni regione. Cibovagando tra i corridoi di Milano Golosa e' stato possibile conoscere tanti prodotti caseari, tra cui il Frant friulano, i formaggi di capra, il Castelmagno d’alpeggio, il classico parmigiano reggiano e mozzarelle favolose solo per citarne alcuni. Intervallati da salumi eccezionali come il salame d’oca, il prosciutto di San Daniele, di Saint Marcel, di Sauris; la mortadella, il capocollo di Martina Franca, accompagnati da pani cotti a pietra e fragranti realizzati con farine pregiate..e ovviamente da una selezione di vini veneti, emiliani, toscani , pugliesi...conserve di frutta che profumavano di estate e nettare, cioccolati, torte uniche dalle antiche ricette ancora segrete come la torta Barozzi di cui ho parlato in un mio post di qualche tempo fa dandovi una ricetta che pare somigliare parecchio all'originale la famosa Torta Pistocchi che per l'occasione presentava praline al pistacchio e cioccolato bianco con cui i pasticceri hanno vinto un premio importante pochi giorni fa. 
Ognuna delle persone con cui io mi approcci si diletta giustamente a raccontarmi qualche aneddoto personale oltre alla propria storia ed è proprio questo che mi affascina..ascoltare dettagli e fare scoperte che accrescano il mio bagaglio di informazioni.
Così scopro una realtà come La Valdotaine e Sant Marcel di cui vi racconterò presto dato che sono passata a trovarli in azienda con i miei figli, la bontà glutenfree free di Un tocco di Rossetto, i racconti fiabeschi di Giorgio che con Krokos Kozanis mi porta ai profumi dello zafferano greco, profumato e intenso, e dei suoi amati pistacchi lavorati per ore per creare creme ricche di oli e grassi essenziali, o ancora mi racconta la derivazione del termine bottarga (butta arta ovvero piano per non sciuparla) che i sardi hanno importato come lavorazione proprio dai greci e dall'Egitto. La cosa carina è pure conoscere di persona e dare una voce a nomi che ormai sono amici virtuali sui socials, come Francesco  il patron del Pastificio Pagano..pasta eccezionale.
Fotografo pile di lattine di pomodori pelati dal packaging stiloso che paiono un'opera di arte moderna e ascolto i giovani ragazzi che lavorano in questa azienda, là Rosso Gargano, unica filiera al mondo del pomodoro pelato, una reale organizzazione di produttori, di soci che conferiscono il loro prodotto che nasce in una Puglia abbagliata dal sole, viene irrigato a goccia, magari con acqua salata, e nel giro di sole sei ore dalla campagna viene trasformato ed inscatolato. Un vero esempio di filiera corta che apprezzano anche i giapponesi, i loro principali consumatori.
Assaggio i Bibanesi latte e miele, mai provati prima, sono quei crostini goduriosi stirati a mano e prodotti solo con olio evo e pregiate farine, disponibili anche in versioni aromatizzate o arricchiti con semi o ancora prodotti con kamut bio..i miei figli ne vanno matti! E io glieli do volentieri perché sono davvero buoni e sani!
Tra le degustazioni che hanno animato i tre giorni di Milano Golosa 2016 in collaborazione con WineMi, la rete che raggruppa 5 enoteche storiche milanesi, simbolo della cultura del bere bene meneghino: Enoteca Eno Club, Cantine Isola, La Cantina di Franco, Enoteca Ronchi, Radrizzani Drogheria Enoteca, in partnership con alcune importanti cantine italiane io ho fatto tappa nel Pomino, nel cuore della dop del Primitivo di Manduria con la Cantina San Marzano e anche un assaggio importante dell'olio extravergine De Carlo, un monocultivar presidio slow food che ha insaporito il piatto di strepitosi carciofini croccanti, pomodorini semi secchi e pane pugliese in accompagnamento ai calici di vino proposti..che calici!!
Scopro diverse tipologie di Primitivo, un vitigno ad alta concentrazione zuccherina che per anni, data la gradazione naturale elevata, era destinato solo a dare struttura a vini di altre zone e invece ora è una doc molto apprezzata. Uno dei pochi tipi di uva da vino che risulta gradevole anche da mangiare. Mi colpisce il 60anni, il nome deriva dall'età del vigneto, una doc 100% primitivo, ottenuto da uve che vengono macerate lentamente per almeno tre settimane per passare in barriques per almeno un anno. Per questa tipologia di vini la resa delle uve e' inferiore rispetto alla media, il 60% invece del 75% su un kg di uva. Note di marasca e sfumature di spezie mediterranee difficili da dimenticare..l'idea di una visita alle cantine quanto prima mi sorge spontanea!e anche al frantoio intanto che ci siamo!


Riesco a scambiare due parole con la sempre sorridente e gentile Sonia Peronaci al termine del suo intervento per l'azienda Schar dal titolo Gusto senza glutine.
Sonia, intollerante da 7 anni al glutine, si è ritrovata a dover rieditare numerose ricette al fine di renderle per lei commestibili senza rischi, e mi conferma, dato che io spesso cucino per amici celiaci, che la maggiore difficoltà si riscontra nei lievitati e nelle basi di pasticceria tipo la pasta frolla da crostata. Ad ogni farina e' infatti necessario associare la corretta quantità di liquidi e con le farine glutenfree e' importante fare vari tentativi prima di trovare il giusto bilanciamento. Perché glutenfree non deve essere percepito come privazione. Questo anche grazie al l'importante ricerca che aziende come Schar continuano a fare al fine di offrire una importante varietà di prodotti per chi desidera aumentare il proprio benessere virando al senza glutine e per chi è effettivamente certificato come celiaco. Sul sito aziendale www.gustosenzaglutine.it a breve saranno on line numerose ricette ideate da altrettante foodblogger. Io saluto Sonia e mi muovo verso altri assaggi...
Vi segnalo altresì che durante la giornata di lunedi si sono sfidate le paninoteche nel primo contest Panino, passione italiana, una referenza che ormai diventata un alimento in grado di far tendenza. Nella foto il panino vincente. Sono inoltre state premiate le prime dieci pizzerie d'Italia votate dai lettori del portale Gastronauta.it. The winner is Sp.accio di San Patrignano (Rimini).

www.milanogolosa.it
www.schaer.com
www.alpenzu.it
www.consorziovaccherosse.it
www.bibanesi.com
www.zafferanoellenico.com
www.lavaldotaine.it
www.tortabarozzi.it
www.tortapistocchi.it
www.oliodecarlo.com
www.cantinesanmarzano.com
www.rossogargano.com
www.parmigianoreggiano.it
www.pastificiopagano.it

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