giovedì 9 giugno 2016

C'era una volta #alcortile.. Un italoamericano a Milano


Potete immaginare la mia gioia quando mi hanno invitato alla riapertura di un angolo di Milano, un locale di cui già vi ho parlato in più occasioni, una nicchia dove sin dal primo incontro mi sono sentita a casa: Al Cortile. Ecco, proprio al concetto di casa volevano avvicinarsi i numerosi italiani che migrarono negli States nel secolo scorso e che pur di rivivere i profumi e i sapori della loro casa e lontana terra natia dettero vita ad una serie di ricette ovviamente rivisitate in base alle materie prime reperibili negli USA che proponevano ai clienti e ai parenti nei loro ristoranti di Little Italy, il quartiere tricolore che li accolse nella Grande Mela.



Al Cortile riapre a sorpresa, dopo una pausa post Expo di qualche mese, con “C’era una volta Al Cortile”, ovvero con un nuovo allestimento di impronta newyorkese curato da Daniela Sagliaschi e con un menù ispirato ad una rivisitazione delle ricette degli italiani immigrati in America e nel mondo da parte di alcuni chefs della CHIC (www.charmingitalianchef.com), associazione che mette insieme l’eccellenza della cucina italiana, con chef stellati e non, pizzaioli e pasticceri, e dalla nuova brigata di ragazzi, i più meritevoli, della scuola di alta cucina Food Genius Academy legata appunto "Al Cortile". Questo format rimarrà fino a Dicembre 2016. 

Ricette che molti erroneamente ritengono banali o troppo americanizzate, invece sono diventate famose ovunque e hanno conquistato gli stessi americani, anzi forse alcuni di loro le rivendicano ormai come personale patrimonio culturale a stelle e strisce. Non dimentichiamo che l'italiano in America ha trasferito alcune tradizioni che nel corso degli anni si sono radicate anche la', creando il substrato per nuovi usi e costumi. L'Italia oltreoceano non fu solo spaghetti, o sole mio e malaffare ...andiamo fieri delle ricette reinventate dai nostri emigranti..e riportiamole in patria. Questo succede nelle cucine a vista di Al Cortile. Ovviamente con il tocco magico, la presentazione accattivante ed ordinata e alcuni ingredienti che subiscono lavorazioni differenti. Una rivisitazione della rivisitazione che verrà portata oltreoceano presto, in occasione della apertura a Miami di una sede di Food Genius Academy..la sottile linea che lega Italia e USA..

Per la serata di inaugurazione, in omaggio ai siciliani, tra i primi ad emigrare negli USA e massima rappresentazione dell'italo-americano, c'è la famosa e antica cantina Tasca d'Almerita ad accompagnare i piatti degli chef.
In un boccone assaggio una pizza di peperoni (famosa pepperoni pizza), impasto di grano duro, una mozzarella filante in crema di peperoni e strolghino pensata da Giovanni Mineo..

Che dire ..una forchettata della parmigiana di pollo, melanzane con spuma di mozzarella...si scioglie in bocca..e' la chicken parmigiana di Roncoroni. 

Il bravo Felix Lo Basso invece rivisita i famosissimi spaghetti and Meatballs ...partendo da un gatzpacho, si avviluppa uno spaghetto freddo con mousse di ricotta salata e polpette croccanti, in panatura di panko, che nascondono all'interno un saporito trito di basilico e pomodori secchi..

Il cannolo siciliano e' proposto in versione più leggera e ammicca bello pieno di ricotta di pecora aromatizzata con arancia candita e una grattata di pepe..mi chiama..


Non può mancare una delle colonne portanti del luogo...il barman Tucci che propone "L’aperitivo al contrario” una special drink list che trasporta l’America in Europa, ispirandosi ai grandi bartender statunitensi emigrati come Harry Craddock, J.J. Goodwin o Frank Miller. I "classici" dell’aperitivo italiano, come spritz e negroni, rimangono in carta sempre rivisti in chiave “Little Italy”. Il mio cocktail con sciroppo di lavanda e gin...super.
http://www.foodgeniusacademy.com
www.alcortile.com

Nessun commento:

Posta un commento