giovedì 29 novembre 2018

Doria 1905 ci incanta sulle note di un pianoforte a coda Steinway..la nuova collezione PE 19

Artigianalita’, cura dei dettagli, pezzi unici incredibilmente protagonisti di un contesto....che sia un pianoforte a coda Steinway and Sons che riempie qualsiasi ambiente togliendogli ogni parvenza di anonimita’ o un copricapo, che, nei suoi molteplici modelli e varianti di tessuto e colore, aggiunge una nota in più anche all'abito più scialbo, arricchendo contestualmente qualsiasi look. Questo il mio mood mentre provavo e visionavo i modelli dell’ultima collezione Primavera Estate 2019 di Doria 1905, un Made in Italy di cui andare davvero fieri, presentati presso il punto vendita milanese Griffa e Figli, luogo ricco di storia, ove arte e pura passione si intersecano piacevolmente lungo il filo di generazioni che lo conducono già dalla fine del XIX secolo.

Un piccolo grande tempio della musica ove, indossando cappelli e chiacchierando amabilmente con i presenti, mi è stato presentato il modello di pianoforte a coda Sirio, lussuoso incredibile oggetto realizzato praticamente tutto a mano, la cui tastiera completamente automatizzata esegue una miriade di brani tratti da un repertorio ampio e peraltro in costante aggiornamento, senza la presenza di un pianista...già, il piano suona da solo ed è davvero entusiasmante seguire l’esecuzione dei brani da parte di professionisti e vederne il filmato originale proiettato sullo schermo collegato all’i pad che comanda i tasti.. un incontro tra storicità e innovazione che ritroviamo nella realtà Doria 1905.

Vi ho già raccontato di Doria1905 ma per chi ancora non la conosce eccone una traccia di storia. Di proprietà della famiglia D’Oria, il marchio nasce a Maglie (Lecce) nel lontano 1905 da un piccolo laboratorio sartoriale specializzato nella produzione di berretti e abbigliamento. Rilevato alla fine degli anni ’90 dalla Famiglia Gallo di Asti, diventa in seguito “neo.B-Lab S.p.A.” distinguendosi sin dagli esordi per il suo impegno nella produzione artigianale di copricapi di alta gamma. L’azienda recentemente ha attuato un restyling del marchio, affiancando innovative tecniche di produzione alla lavorazione sartoriale. Oggi le sarte, presso il nuovo stabilimento di Corigliano d'Otranto, realizzano ancora vere opere d'arte. Giocano sul mix di tessuti e paglia, intersecando fili che andranno a definire le cinte dei vari copricapi recanti l’araldico di casa nonché stemma della città di Oria. È un vero e proprio viaggio quello di Doria 1905, instancabile tra ispirazioni e ricerca, tra tecniche sartoriali e sperimentazioni su materiali naturali, per vestire teste che amano giocare con lo stile ed i colori. Che sia la chola boliviana, vero pezzo sartoriale, o la coppola in cachemire e velluto edizione limitata per il 110 compleanno dell'azienda, o un modello a tesa ampia con doppio velours, o un classico modello realizzato con un filato che in realtà è una treccina di papier, o ancora un copricapo tailored made ovvero realizzato solo per me e in base a mie specifiche richieste, sono tutti stupendi. 
Le collezioni Doria 1905 viaggiano su immaginarie traiettorie dalle terre del Salento verso altri mari del sud, raccontandone le mete attraverso tessuti, tecniche di lavorazione e colori. Viaggiano dal candore delle terre salentine che danno vita al bianco dei Panama (che richiede ben 15 giorni di lavorazione), alla palette dei toni più freddi del blu cielo e del turchese mare delle classiche coppole, ai toni che riportano a foreste ed esotici fiori colorati visibili nei copricapi in rafia, sino alle calde tinte della terra, ocra e cacao per l'approdo del lungo viaggio caratterizzanti i cappelli ad ala larga per proteggersi dai raggi solari. Un iter tra onde, profumi e giardini segreti, attraversando mare, terre, prati per approdare tra colli e boschi fioriti. Il viaggio è la costante ispirazione delle collezioni, in un’altalena da ponente a levante, dal mare alla terra, attraverso prati e boschi fioriti, che spazia da sfumate tele di lino per copricapi arrotolabili, a paglia e impalpabile garza nella scorsa collezione PE18, fresca e dal nome evocativo, Floralia, ideata sulle note delle sabbie, dei boschi e delle trasparenze e sentori marini, dei colori rubati alla natura e ai fiori.
Nella collezione in corso, A/I 18-19 il filo narrante del viaggio si rispecchia ancora in un ritorno alle origini, si aprono i bauli e le collezioni di tessuti d'archivio presenti in azienda per interpretare modelli storici in chiave moderna se pur sempre altamente artigianale: qui tradizione e ricerca viaggiano sempre a braccetto. Colori che raccontano il Salento, negramaro, zafferano, cioccolato, beige leccese e rosso Copertino, modelli perfetti per lei e lui indistintamente. E ancora la linea TooDoria, voluta fortemente dalle giovani leve aziendali, Alessandro e Giovanni Gallo, per offrire ad un target giovane e scanzonato ma sempre attento ai tradizionali dettagli di stile ed eleganza un prodotto artigianale e ricercato, assolutamente pratico e in grado di differenziare un look. Prezzo lievemente più basso e target nettamente diverso, nuove generazioni con velleità shabby chic e finti appassionati di cheap look che invece adorano un dettaglio iconoclasta che li differenzia dalla massa. Il dettaglio che fa la differenza e forse catturerà anche un pubblico più maturo cresciuto in effetti con il jeans, qui utilizzato come fodera cucita sartorialmente o come tessuto esterno dall'effetto vissuto cui apporre una comoda fascia che riscalda le notti girovagando in Vespa, o ancora con un patchwork anni 70 cucito al contrario su una classica coppola, o un tessuto camouflage comunque ricercato ed hi-tech. 
Ed ecco invece l’affacciarsi della prossima stagione, la PE 2019, che ci proietta in un mood genderless proponendo un gusto trasversale che supera le separazioni tra i generi con uno stile unico e alternativo per un lui e una lei che vogliono un accessorio perfetto per un look maschile e altresi femminile . Dal modello baseball alla texture mandala leggermente cerata che ripropone, solo stampate internamente per non essere troppo invasive, antiche mappe salentine e porti di partenza verso le misteriose indie. E ancora cerniere con effetto decor grazie a tre diverse tonalità dei dentini su copricapi monopalette, per una lei e un lui pronti a partire....



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