venerdì 3 maggio 2019

Una gita fuori porta ad Acqui Terme, borgo ricco di storia, cultura e buon cibo...perfetto anche con i più piccoli



Partire per un blog tour ad Acqui Terme di tre giorni e pensare che siano sufficienti per visitare tutto... primo errore! Pensare di trascorrere i suddetti giorni sollazzata tra bagni romani e acque miracolose per la imminente prova costume, secondo errore...Acqui Terme è un caleidoscopio di iniziative, percorsi, luoghi da visitare, intrecci di cultura, arte e storia da incamerare e da interiorizzare e ovviamente assaggi enogastronomici. Non è insomma un tour solo terme come molti potrebbero pensare. 




Una posizione geograficamente interessante, crogiuolo di culture e regioni diverse, che ha portato questa piccola cittadina negli anni ad essere una conquista strategicamente interessante. 
nella foto alcuni scorci e la Piazza della Bollente



Ecco perché volendo è possibile passeggiarvi seguendo un percorso che ne indica l’appartenenza storica anche se la città vanta ovviamente origini romane ...quando mai i romani non hanno occupato zone interessanti dal punto di vista idrico e termale! Abili architetti ed ingegneri che ne fecero un centro rinomato per le cure e il riposo, basti vedere i suggestivi resti dell’antico acquedotto che ci accolgono alle porte di Acqui sul greto del fiume Bormida, un tempo punto di approvvigionamento dell’acqua che poi sarebbe arrivata alle vasche pubbliche e private della città. Altre tracce dell’insediamento Romano in questo luogo sono visibili tra le viuzze, da un piccolo teatro riscoperto recentemente vicino alla bollente, dal reticolo oltretutto non pianeggiante proprio perché in quella quella zona era presente un leggero dislivello, alla piscina termale a gradoni e altri impianti termali che confermano quanto in epoca romana la città fosse davvero ricca e florida.
nella foto la Bollente e l'Edicola che la ospita, resti di teatro romano e dell'acquedotto romano

Con la caduta dell’impero romano ovviamente Acqui viene invasa da popolazioni barbariche, successivamente dagli Alerami sino ai paleontologi e ai Gonzaga; tuttora si ritrovano tracce di tali incursioni percorrendo le piccole vie della città, vedi il castello dei paleontologi, maestosa struttura ricostruita dai bizantini su una precedente costruzione anteriore al 1300, successivamente roccaforte del borgo medievale, quindi proprietà dei Gonzaga, oggi sede di un museo e dal cui vecchio ponte levatoio si accede facilmente al Birdgarden, ameno orto botanico sfavillante di gigli, ninfee e profumatissime piante....
...qualche minuto bucolico prima di rimetterci in cammino verso l’antico Duomo, una struttura imponente dei primi dell’XI secolo e verso la piazza della bollente, la fonte di acqua dalla quale sgorgano ben 540 litri al minuto di acqua termale ricchissima di minerali ad una temperatura di circa 75°, un luogo cruciale di incontro per la popolazione sin dalla antichità, fosse per i macellai che sfruttavano le sue alte temperature per lavare la carne o i conciatori che trattavano le loro pelli o per chi ne raccoglieva le acque… sappiate che oggi ancora vedrete ad ogni ora persone intente a raccoglierne le preziosi acque per utilizzarle per la disinfezione degli occhi o per l’aerosol casalingo..o chissà per berla e depurarsi, nonostante il pregnante odore sulfureo che emana..ecco io non lo farei diciamocelo!

L’acqua della bollente in realtà non è di origine vulcanica ma è un’acqua di profondità; essendo il terreno sottostante molto permeabile, l’acqua arriva da un bacino sotterraneo posto a circa 3000 m sotto il suolo, mentre la sua temperatura aumenta di 1° ogni 33 mt e arriva quindi sotto i nostri piedi ad una temperatura elevatissima salvo poi perdere alcuni gradi prima di sgorgare a 75… le sabbie al di sotto sono compresse ma al loro interno presentano alcune bolle di gas a base di zolfo e da qui il tipico profumo di zolfo.

Proprio qui nel periodo dei Savoia era localizzato il ghetto ebraico, la cui comunità realizzo’ importanti lavori di abbellimento a partire dalla sinagoga sino al monumento attuale dove sorge appunto questa sorgente, l’Edicola della Bollente.

L’acqua della bollente serve anche per alimentare le vasche del Grand Hotel Nuove Terme, affascinante struttura dai toni liberty che ci ha ospitato durante questi tre giorni di blog tour... ancora utilizzabile l’antica suite ove soggiornavano i Savoia e gli ampi saloni dagli alti soffitti che ti lasciano immaginare sontuose feste danzanti e lunghi abiti da sera...un pianoforte a coda e una piscina termale di acqua salsobromo iodica ove rilassarsi e curarsi.. prima di un ricco aperitivo sotto le volte in pietra dell’enoteca regionale di Acqui Terme a Palazzo Robellini che consiglio vivamente anche al fine di conoscere da vicino i vini DOC e DOCG della regione Piemonte dal barbera d’Asti al Barbera Monferrato, al moscato, al dolcetto, al cortese, al brachetto ..insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta e oltretutto verrete accompagnati in questo percorso degustativo da ragazzi veramente gentili e competenti che vi spiegheranno tutto quello che c’è da sapere sui vitigni autoctoni e limitrofi..sorseggio un rose’ di Acqui profumato e frizzante perfetto per la scorpacciata di filetto baciato: un salume composto da un sottofiletto di maiale salato e profumato avvolto poi in una pasta di salame di puro suino, qualcosa di favoloso da accompagnare alla focaccia... uffa per fortuna qui posso smaltire e praticare un sacco di sport...che vi racconto la prossima puntata...

E comunque prima di partire un paio di nomi d provare... Osteria Perbacco dei fratelli Girasole per una tagliata con i funghi porcini da paura oltre che per una ricca carta dei vini...


E un paio di hotel ove, anche se non soggiornate, il ristorante è aperto ad esterni e merita davvero... per la verità entrambi gli hotel offrono un centro benessere e una spa che valgono il viaggio sino a qui, sono curatissimi e il personale davvero gentile e premuroso, come solo nei piccoli alberghi sanno fare. Parlo dell’ Hotel Acqui e Benessere e dell ‘Hotel Valentino. Presso l’hotel Acqui, appena ristrutturato, l’accoglienza da parte di Gianna De Bernardi, la proprietaria,  è impagabile..mentre assaggerete le sue torte salate o le verdure al forno, o le tagliatelle rigorosamente fatte in casa o ancora un risotto perfettamente mantecato al vin vecchio, lei vi intratterrà con aneddoti e storie incredibili. Il palato ringrazierà di cuore.





Se invece decidete di passare una giornata presso la spa dell’hotel Valentino potrete chiedere alla proprietaria un light lunch ma ricordate di specificare che lo volete leggero altrimenti presa dall’entusiasmo e dalla innata generosità la proprietaria vi porterà indescrivibili antipasti tra cui mi sento di rimembrare l’insalata russa fatta in casa, per seguire con gli immancabili raviolini del plin fatti da lei, salumi vari e una lista dei dolci a dir poco imbarazzante... dopo andate a fare quattro passi prima della spa fidatevi...ne vale la pena.https://www.instagram.com/p/BwzRiBklnuh/?igshid=mxkok3zv8bsf

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