sabato 20 ottobre 2018

Una gita fuori porta tra vigneti e piatti tipici.. shopping enogastronomico e passeggiate autunnali...Gavi e il suo territorio

Un sole ancora davvero caldo e temperature piacevoli, colline che scorrono ordinate, vigneti e castagne da raccogliere. Camminate e relax conditi da ottimi calici di vino bianco e sapori tipici nel piatto, i famosi ravioli in primis..siamo a Gavi in Piemonte tra monumenti ricchi di storia millenaria come il Forte, che domina l'abitato, il Portino, la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo e altri reperti archeologici, circondati dai vitigni che portano appunto il nome del luogo.

Un paio di giorni a visitare cantine e fare scorta di vini per la propria! Ne ho visitata una proprio pochi giorni orsono: La Scolca, una delle più antiche e allo stesso tempo la più moderna... compie un secolo di vita è infatti stanno fervendo i preparativi per una festa di compleanno di quelle da ricordare! Un semplice credo: per ottenere un vino eccellente servono uve di pari livello, e quelle della azienda sono da anni quelle di Cortese, inventato proprio qui negli anni ‘50contro chi non credeva in un simile vitigno autoctono. Vigneti quasi monocultivar a circa 150-300 mi di altezza, tranne piccole produzioni di dolcetto e timorasso, circondano tutta la zona che comprende 11 comuni produttori di Gavi docg.
La Scolca con i suoi vigneti nelle più belle posizioni di Rovereto, e il suo Gavi Dei Gavi® rappresenta il vertice del vino che in questa microzona si produce e che in Italia è posizionato ad alto livello tra i vini di annata. In realtà il 75% delle oltre 600 mila bottiglie va all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Russia, un posizionamento solido e duraturo Grazie alla notorietà di un marchio che qui è riuscito da mezzo secolo a superare anche le annate brutte, complice anche una lavorazione mista meccanica e manuale che ha allungato la vita media del vigneto, mantenendo i suoi 50 ettari di ottima produzione di un Gavi fresco e fruttato oltre che particolarmente basso in solfiti. Infatti il cortese è povero di sostanze ossidabili e scopro che questo è stato uno dei motivi determinanti del loro successo estero, essendo il loro un vino che invecchia bene e che anni orsono non scontava i problemi legati alle difficoltà negli approvvigionamenti appunto da paesi lontani. Un beneficio legato proprio al dna delle loro uve e capito dai titolari che puntarono all’internazionalizzazione  sin dagli anni 60 del secolo scorso. La Scolca è l’unico produttore di “Gavi del comune di Gavi”, anche se ha ampliato la sua offerta con altre etichette oltre alla storica Black Label, ed ecco uno spumante e un Pinot nero al fine per saturare la propria capacità produttiva e incontrare le mutate esigenze del consumatore finale che chiede prodotti di diversa fascia di prezzo. 


E a proposito di vini che regalano emozioni, la mia giornata a Gavi è proseguita pasteggiando con l’amato Villa Sparina presso la struttura ricettiva La Guardia.
Una  posizione panoramica per questa casa colonica recentemente acquistata da Sabrina e Antonio, già padroni di casa del Castello di Sillavengo, che offre stanze che sono praticamente piccoli appartamenti nuovissimi, affacciate sui vigneti circostanti e sulle colline limitrofe..
Due ampie terrazze panoramiche ove bere un aperitivo sotto le stelle o organizzare le proprie feste di compleanno o matrimonio o...qualsiasi evento.
Io l’aperitivo l’ho bevuto sotto il sole...accompagnato da focaccia della vicina Liguria e ottimi salumi... Al piano sottostante, affacciata direttamente sul prato, la sala ricevimenti perfetta per i vostri banchetti o congressi e un ristorante che propone piatti della tradizione locale, materie prime di livello e ovviamente ottimi vini...

Che ho assaggiato io vi chiederete...il menu che mi hanno proposto prevedeva alcuni antipasti tra i quali ho particolarmente apprezzato il flan di porri con fonduta ... quindi ravioli fatti in casa e conditi in tre differenti modi..dal classico parmigiano al sugo di arrosto al caldo vino rosso locale al posto del brodo. Proseguito con medaglioni di carne su salsa di mele al Gavi e ovviamente chiuso in bellezza con un tipicissimo bonet, che non mi stanca mai! 


Il tutto innaffiato da un Montej rosso Di Villa Sparina... tutto intorno la sonnolenta campagna collinare e i vigneti, qualche tocco di campana a segnare lo scorrere delle ore ed era già tempo di rituffarmi nel caos della città.. sigh. 
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